Balzo in avanti per la raccolta differenziata a Gravina di Catania, che nel mese di marzo ha raggiunto quota 71,02 per cento. «È il dato migliore di sempre- dichiara in un’intervista a MeridioNews il sindaco Massimiliano Giammusso– ed è il risultato di un aumento graduale, destinato a crescere». Il primo cittadino spiega al nostro giornale come nel 2018, anno del suo insediamento nel Comune etneo, la percentuale di differenziata era al 21 per cento e come negli ultimi due anni fosse, invece, stabile al 65 per cento: «A monte dello scatto in avanti,- prosegue- c’è una diversa modalità di gestione del sistema di raccolta. Nel tempo, ho emanato diverse ordinanze sul divieto dei sacchi neri, sull’obbligo di collocare i carrellati all’interno degli spazi condominiali, sull’ utilizzo di mastelli con codice a barre identificativo».
Un lavoro, quello dell’amministrazione, svolto in collaborazione con la Dusty che, da aprile 2019, si occupa del servizio di igiene ambientale sul territorio. E in un lavoro di sinergia con la polizia locale non mancano controlli e sanzioni comminate ai trasgressori, cui si aggiunge un sistema di videosorveglianza, efficace soprattutto contro la formazione di microdiscariche: «Abbiamo eliminato le discariche dai punti più importanti del Comune,- chiosa Giammusso – in particolare quelle davanti alla chiesa Madonna del Rosario, alla chiesa di San Giuseppe e vicino al campo sportivo. Unica criticità rimasta è la micro discarica nei pressi della tangenziale, nella frazione di San Paolo, nonostante la videosorveglianza e i verbali effettuati». La raccolta differenziata porta a porta, in cui l’organico, insieme alla tipologia di rifiuti scandita dal calendario, ovviamente in mastelli separati, viene ritirato ogni giorno, ha contribuito a rendere ulteriormente Gravina un Comune virtuoso. «La percentuale di raccolta differenziata- sottolinea il sindaco- è destinata a crescere con l’imminente apertura dell’isola ecologica comunale in via Gobbetti, all’angolo con via Corridoni. I lavori sono finiti, stiamo completando i collaudi e mi auguro che entro un mese riusciremo ad aprirla».
L’aumento della raccolta differenziata ha permesso per quattro anni di evitare aumenti della Tari: «I costi di conferimento in discarica sono lievitati in maniera smisurata,- afferma Giammusso – passando, in cinque anni, da 80 euro a tonnellata a 390 euro a tonnellata. La Tari rimarrà invariata anche nel 2023 e siamo riusciti a ridurre in piccola parte, parliamo di cifre inferiori al 10 per cento, il costo per gli esercizi commerciali». Un ritorno in termini di tutela ambientale e di contenimento delle casse comunali, dunque, ma non di riduzione della bolletta: «Nonostante i nostri continui solleciti all’assessorato regionale ai Rifiuti- conclude Giammusso- non ci è permesso conferire nelle discariche dove il prezzo è dimezzato, come a Enna o Gela. Se così fosse, riusciremmo a fare risparmiare alla cittadinanza il 20-30 per cento di Tari l’anno».
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