È diventato sindaco del Comune a pianta esagonale già ieri sera, al primo turno. «Un vero e proprio plebiscito», lo definisce. Adesso festeggia insieme alla squadra e ai quattro consiglieri eletti con la lista unica pentastellata e gli assessori precedentemente designati. «Abbiamo fornito alla città un volto nuovo», dichiara
Grammichele, Pippo Purpora e il trionfo del M5s «Città feudo di troppi, adesso l’aria è più fresca»
«Prima di fare promesse valuteremo le problematiche della città e già sappiamo che sono molte». Una reazione a caldo riflessiva quella del neo primo cittadino di Grammichele, Giuseppe Maria detto Pippo Purpora. L’avvocato 47enne è stato eletto ieri sera, già al primo turno, con la lista unica del Movimento 5 stelle. Già attivista pentastellato e ora portavoce sindaco – questa la dicitura specifica scelta dal direttorio del gruppo per la carica di primo cittadino -, Purpora si era candidato come consigliere comunale alle precedenti elezioni amministrative, quelle del 2013 che hanno portato a sedersi sullo scranno più alto del palazzo comunale di piazza Carlo Maria Carafa Salvatore Canzoniere. L’ex sindaco, sfiduciato nel mese di dicembre, si è ricandidato alle attuali amministrative per la quarta volta. Purpora non commenta i risultati degli altri gruppi politici e si concentra «sulle tante cose che la nostra squadra aspetta di fare». Nonostante non abbia remore a dire che il risultato raggiunto dal Movimento è stato «un vero e proprio plebiscito».
«Il nostro Pippo diventa sindaco nel feudo dell’ex governatore Raffaele Lombardo: la Sicilia ha fame di rivoluzione», è l’augurio che è arrivato al nuovo primo cittadino della città a pianta esagonale direttamente dal M5s siciliano, attraverso la pagina Facebook ufficiale. «In realtà Grammichele è stata il feudo di molti politici, non solo dell’ex presidente della Regione e il nostro risultato si tinge ancora di più di una forte responsabilità nei confronti di tutti i cittadini», aggiunge Purpora. «Di sicuro non lavoreremo a cuor leggero, siamo consapevoli che c’è molto da fare». Nessuno della «squadra» si è aspettava una così forte impronta di radicamento nel territorio dell’hinterland catanese, nonostante «la campagna elettorale sia andata oggettivamente bene: fin da subito abbiamo notato un riscontro positivo da parte della gente». A sostenere la candidatura del neo sindaco, sono arrivati i deputati all’Ars Giancarlo Cancelleri e Francesco Cappello, e il componente del direttorio nazionale pentastellato Alessandro Di Battista. «Il suo è stato un comizio partecipatissimo nonostante fosse mezzanotte inoltrata», spiega Purpora a riprova del sostegno di cui gode il Movimento.
La cui lista è riuscita a guadagnare ben quattro consiglieri comunali: Giuseppe La Rocca, Samuele Palermo, Teresa Pitrella e Salvatore Li Rosi. Due, invece, gli assessori designati da Purpora per la compagine di giunta. Si tratta dell’avvocato Gianfranco Morello e dalla funzionaria comunale degli uffici della Ragioneria generale Giuliana Raniolo. «Le professionalità di entrambi saranno molto importanti per l’opera di rinnovamento che ci aspetta», dice il primo cittadino. «Per il momento abbiamo fornito alla città un volto nuovo: è come se avessimo aperto le finestre per fare entrare aria più fresca», conclude il neo sindaco. Adesso l’impegno più prossimo è fissare una riunione con la nuova squadra e vagliare una lista di priorità per la città.