Il Tribunale di Caltagirone ha emesso misure cautelari, tra cui una in carcere, nei confronti di undici soggetti accusati di essere i colpevoli di una serie di furti tra Mineo e Grammichele da gennaio a maggio del 2013. Tra questi l'asportazione del bancomat della filiale della banca Unicredit in Piazza Carafa. La refurtiva - veicoli, materiale edile e attrezzature per lagricoltura, guardrail - è stata restituita ai legittimi proprietari. Guarda le foto
Grammichele, fermata banda dedita a furti A maggio l’asportazione di un bancomat
Furti di auto, materiale edile, attrezzature per lagricoltura e guardrail. Poi il colpo grosso: l’asportazione del bancomat della filiale della banca Unicredit di Grammichele, in Piazza Carafa. Quest’ultimo avvenuto il 4 maggio del 2013 dopo aver rubato un autocarro e un escavatore poi utilizzati per commettere il reato. I carabinieri di Caltagirone, coordinati dalla locale Procura, nell’operazione Esagono, hanno recapitato misure cautelari per undici persone, una vera e propria banda che da gennaio e maggio del 2013 aveva messo a segno una serie di furti, principalmente a danno di piccoli imprenditori edili e agricoli di Grammichele e Mineo. Sono accusati, a vario titolo, di concorso in furto aggravato, ricettazione, danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale detenzione e cessione di sostanza stupefacente. Solo uno, Gesualdo Montemagno, 30 anni, è stato arrestato e trasferito nel carcere di Caltagirone. La refurtiva – veicoli, materiale edile e attrezzature per lagricoltura, guardrail – è stata restituita ai legittimi proprietari.
Montemagno, insieme a Ivan Zuccarello, 23 anni (ai domiciliari), e Giuseppe Modica, 26 anni (obbligo di dimora), sarebbe l’autore del colpo al bancomat di Unicredit. A seguito delle indagini – che si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, registrazioni di riprese video, e servizi di osservazione e controllo del territorio – i carabinieri hanno ricostruito il furto. Nelle ore successive al colpo, le immediate ricerche consentirono di recuperare la cassa intatta contenente ancora i 60mila euro, nelle campagne di Contrada Chianchitello. La stessa mattina fu fermato per ricettazione il pregiudicato grammichelese Emilio Giuseppe La Rocca, 43 anni, proprietario del terreno dove furono rinvenuti la refurtiva e lautocarro utilizzato per trasportarla fuori dal centro abitato.
Le misure cautelari sono state emesse dal Tribunale di Caltagirone, a seguito delle indagini dirette dal sostituto procuratore Antonia Sartori e coordinate dal procuratore capo Francesco Puleio. Agli arresti domiciliari è finito, oltre a Zuccarello, anche Giuseppe Manusia, 36 anni. Obbligo di dimora nel comune di residenza per Giuseppe Modica, Tonino La Rocca, 22 anni, Fabio Zuccarello, 36 anni, Massimo Felice, 31 anni. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di Giuseppe Alfredo Tornello, 20 anni e già in carcere ad Agrigento, Salvatore Meli, 34 anni, Maurizio Severino, 25 anni.
[Nella foto esterna la cassa Bancomat asportata]