Una terrazza dell’amore firmata Federico Moccia; un’area preistorica con la riproduzione animata di un tirannosauro rex; una app per saperne di più sulla vegetazione presente. Sono queste le novità che il parco botanico e geologico Gole dell’Alcantara presenterà il prossimo sabato 30 maggio, alle 11, nel corso di un open day che culminerà con la degustazione di piatti tipici siciliani a base di prodotti a chilometro zero. In primo piano anche il rilancio del cinema 4D, aperto dallo scorso anno.

«Il parco – racconta l’amministratore Antonino Vaccaro – è un’affermata meta turistica di portata internazionale. Abbiamo deciso di diversificare l’offerta rispetto ai canoni tradizionali». L’area preistorica, nata per invogliare le famiglie, i bambini in particolare, ha una valenza didattica, oltre che ludica. Al suo interno, riproduzioni semoventi, a grandezza naturale, di elefanti e ippopotami nani, «presenti in Sicilia nel Cenozoico», di coccodrilli egiziani, «allevati dagli arabi durante la loro presenza qui». «Ci sarà anche un tirannosauro rex – continua – poiché anni fa, nei pressi di Capaci, vennero trovate delle ossa di dinosauro che, sebbene le analisi non siano state ultimate, sembrano confermarne la presenza a queste latitudini».

Il parco offrirà l’opportunità di scaricare una app per smartphone o tablet, la quale, attraverso appositi qr code disseminati in giro, consentirà di approfondire la conoscenza delle oltre mille specie botaniche e zoologiche insistenti nella cornice naturale delle Gole: «Al momento ho personalmente proceduto alla classificazione di circa 300 specie botaniche – precisa Vaccaro – nei prossimi mesi completerò il lavoro. Questa app, studiata per Android, si chiama Rector e consente anche di conoscere tutte le altre ricchezze naturali che si trovano intorno alle Gole dell’Alcantara». Durante l’evento verrà presentata per la prima volta in Sicilia un’altra app, Best Trip, una sorta di diario digitale che consentirà l’esplorazione di luoghi non convenzionali e la scoperta degli itinerari isolani.

Per gli innamorati, «un affaccio sulle Gole, molto romantico, con un’illuminazione particolare, aperto soprattutto la sera». Si tratta della terrazza dell’amore che Moccia terrà a battesimo, personalmente, il 30 maggio. Lo scrittore, nella circostanza, oltre al suo nuovo libro, presenterà pure «un’iniziativa analoga a quella di Ponte Milvio, a Roma. In questo caso – puntualizza Vaccaro – le chiavi dei lucchetti, invece che essere gettate in acqua, verranno depositate in un’apposita cassettina postale».

L’open day permetterà di lanciare definitivamente, o di rilanciare, il cinema 4D aperto all’inizio dello scorso anno, nell’area Museum of land. Su un grande schermo verranno proiettati docufilm digitali e sensoriali per i più piccini, accompagnati dalla mascotte Zazza Mike.

«Le gole – spiega l’amministratore – si estendono per circa 500 metri. Il tradizionale percorso ad anello svolto dai visitatori, pieno di affacci e punti di vista differenti, dura mediamente un’ora. Le novità che presenteremo all’open day si inseriscono in questo circuito, tranne l’area preistorica che è del tutto nuova. Il parco – ricorda – è fruibile anche in inverno quando le piene rendono tutto ancora più spettacolare. Ci sono pure delle aree di ristoro e un ampio prato per il relax».

A suggerire il cambiamento è «la conoscenza approfondita delle richieste dei visitatori». «Fu mio padre, Carmelo Vaccaro – prosegue – il promotore del parco, negli anni ’60. Io e i miei fratelli abbiamo proseguito l’attività. Per la appe  il cinema 4D, ci siamo rivolti a delle ditte di Catania. Abbiamo preferito valorizzare le aziende e le professionalità locali. Oltre all’indotto che dà da vivere a circa cento famiglie».

L’auspicio, adesso, è che i turisti arrivino a frotte: «L’anno scorso – conclude Antonino Vaccaro – c’è stato un calo sensibile. Quest’anno si avverte una certa ripresa, principalmente da parte dei turisti stranieri, come quelli russi e tedeschi. Speriamo aumentino ancora nelle prossime settimane. Purtroppo, in Sicilia siamo danneggiati dai collegamenti e dai costi di viaggio troppo alti».