Gli ondeggiamenti di Confindustria Sicilia

La gran parte dei componenti l’Assemblea regionale siciliana, il massimo organo dell’Istituto autonomistico, ha gridato allo scandalo alla ventilata ipotesi di commissariamento della Regione. E sul piano del Diritto Costituzionale tale indignazione non fa una grinza, A noi, però, interessa di più l’aspetto politico della vicenda e specialmente quanto attiene alla dignità dell’organo legislativo. Esso è l’istituto fondamentale sul quale si regge l’Autonomia speciale, è dotato di competenza esclusiva su alcune materie istituzionali, compresa la legge elettorale.

E’ su questo punto che vogliamo soffermarci. Non certo sulle opportunità legate alla mozione di sfiducia da discutere prima o dopo le dimissioni volontarie del presidente del governo regionale, ovvero se prima o dopo la modifica costituzionale che riduce il numero dei componenti dell’Ars.

Questa Assemblea ha voluto la legge sull’elezione diretta del presidente della Regione in nome della governabilità. Il risultato storico è che nessuna governabilità è possibile per via istituzionale, senza il consenso delle maggioranze parlamentari e senza il sostegno convinto della maggioranza delle forze organizzate della società. Senza questi presupposti la democrazia non regge e qualunque manipolazione del responso popolare ha il respiro corto e porta all’ingovernabilità.

Ciò premesso, vediamo le condizioni materiali nei quali si dibatte la politica regionale. Intanto, di fronte alla catastrofe economica che investe la Sicilia nessuna forza politica è capace di proporre una ricetta e men che mai l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, che pure è il primo titolare della materia. L’unica risposta che egli ha saputo avanzare è stata quella legata alle società in house, cioè la formula classica dell’economia fallimetare da socialismo reale. All’infuori di questo, il vuoto.

Poi c’è Confindustia Sicilia con il suo ex presidente, oggi vice presidente nazionale, Ivan Lo Bello, che ha nel Governo della Regione siciliana un suo autorevole rappresentante, l’assessore Marco Venturi. Ebbene, ci vuole dire Lo Bello quale politica industriale ha promosso il governo Lombardo del quale l’assessore Venturi è parte congrua? Al di là della scaramuccia sul ruolo del dirigente generale che non rispondeva al profilo preferito dall’assessore, l’unica cosa concreta che ha saputo fare – sulla spinta dello’onorevole Pino Apprendi – è stato il potenziamento e l’ammodernamento produttivo del Cantiere nevale di Palermo.

E ancora: come mai, dottor Lo Bello, gli inustriali siciliani restano indifferenti al fatto che i fondi europei destinati alla Sicilia non vengono utilizzati? Dove sono gli industriali siciliani vogliosi di operare investimenti nell’economia produttiva mentre, di contro, le imprese manifatturiere, cioè quelle intese “industriali in senso stretto”, continuano a calare di numero dagli elenchi anagrafici delle Camere di Commercio siciliane? Dov’è questa imprenditoria industriale in Sicilia se si escludono le grandi imprese pubbliche e quelle petrolchimiche? Ci vuol dire, per cortesia, il dottor Lo Bello, quante imprese manifatturiere sono presenti nelle aree gestite dai Consorzi di sviluppo industriale, i cui presidenti sono tutti espressione di imprenditori legati a Confindustria?

Non vorremmo infierire. Ma la manifestazione del marzo scorso a Palermo per iniziatitva delle organizzazioni del mondo imprenditoriale a sostegno del governo Lombardo, in polemica con la lotta del Movimento dei Forconi, ha mostrato da quale parte stavano gli imprenditori (e i sindacati, sic!). Cosa è accaduto da marzo ad ora di tale rilevanza da motivare questo repentino cambiamento di lena? Perché il dottor Ivan Lo Bello ed il dottore Antonello Montante non chiedono al loro rappresentante nella giunta Lombardo di dimettersi e prendere così le distanze concretamente, con atto politico serio e motivato?

Torniamo, in conclusione, all’Assemblea regionale siciliana. Come è di tutta evidenza, l’elezione diretta del presidente non garantisce la governabilità, se per governabilità s’intende la possibilità di governo delle istituzioni e della società su un progetto di crescita civile e sociale e non l’occupazione delle posizioni di potere. In questo scorcio di legislatura c’è tutto il tempo di modificare la legge elettorale eliminando l’elezione diretta del governatore o introducento, quale contrappeso, il referendum popolare revocativo. Solo questo obiettivo giustificherebbe il prolungamento della legislatura regionale sino all’approvazione da parte del Parlamento della modifica statutaria che riduce il numero dei deputati regionali. Questo costituirebbe un sussuloto di dignità autonomistica.

Foto di Ivan Lo Bello tratta da agrigentoflash


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La gran parte dei componenti l'assemblea regionale siciliana, il massimo organo dell'istituto autonomistico, ha gridato allo scandalo alla ventilata ipotesi di commissariamento della regione. E sul piano del diritto costituzionale tale indignazione non fa una grinza, a noi, però, interessa di più l'aspetto politico della vicenda e specialmente quanto attiene alla dignità dell'organo legislativo. Esso è l'istituto fondamentale sul quale si regge l'autonomia speciale, è dotato di competenza esclusiva su alcune materie istituzionali, compresa la legge elettorale.

La gran parte dei componenti l'assemblea regionale siciliana, il massimo organo dell'istituto autonomistico, ha gridato allo scandalo alla ventilata ipotesi di commissariamento della regione. E sul piano del diritto costituzionale tale indignazione non fa una grinza, a noi, però, interessa di più l'aspetto politico della vicenda e specialmente quanto attiene alla dignità dell'organo legislativo. Esso è l'istituto fondamentale sul quale si regge l'autonomia speciale, è dotato di competenza esclusiva su alcune materie istituzionali, compresa la legge elettorale.

La gran parte dei componenti l'assemblea regionale siciliana, il massimo organo dell'istituto autonomistico, ha gridato allo scandalo alla ventilata ipotesi di commissariamento della regione. E sul piano del diritto costituzionale tale indignazione non fa una grinza, a noi, però, interessa di più l'aspetto politico della vicenda e specialmente quanto attiene alla dignità dell'organo legislativo. Esso è l'istituto fondamentale sul quale si regge l'autonomia speciale, è dotato di competenza esclusiva su alcune materie istituzionali, compresa la legge elettorale.

La gran parte dei componenti l'assemblea regionale siciliana, il massimo organo dell'istituto autonomistico, ha gridato allo scandalo alla ventilata ipotesi di commissariamento della regione. E sul piano del diritto costituzionale tale indignazione non fa una grinza, a noi, però, interessa di più l'aspetto politico della vicenda e specialmente quanto attiene alla dignità dell'organo legislativo. Esso è l'istituto fondamentale sul quale si regge l'autonomia speciale, è dotato di competenza esclusiva su alcune materie istituzionali, compresa la legge elettorale.

La gran parte dei componenti l'assemblea regionale siciliana, il massimo organo dell'istituto autonomistico, ha gridato allo scandalo alla ventilata ipotesi di commissariamento della regione. E sul piano del diritto costituzionale tale indignazione non fa una grinza, a noi, però, interessa di più l'aspetto politico della vicenda e specialmente quanto attiene alla dignità dell'organo legislativo. Esso è l'istituto fondamentale sul quale si regge l'autonomia speciale, è dotato di competenza esclusiva su alcune materie istituzionali, compresa la legge elettorale.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]