Si chiama Sicilian Artists for Charity ed è l'iniziativa che ha unito 14 elementi, tra musicisti e cantanti, che hanno riproposto in chiave symphonic metal il famoso brano di Franco Battiato e «destinare proventi da vendite e visualizzazioni alla ricerca», afferma Salvo Calà
Gli artisti siciliani insieme per un progetto benefico «Abbiamo riarrangiato La cura a sostegno di Telethon»
La Cura di Franco Battiato è la canzone protagonista del nuovo progetto benefico di Sicilian Artists
for Charity. Il collettivo di artisti siciliani, grazie all’etichetta Rockshots Records, ha riarrangiato in
chiave symphonic metal il brano-capolavoro del maestro, scomparso il 18 marzo dello scorso
anno.
«Sicilian Artists for Charity è un progetto corale – ha dichiarato Salvo Grasso, uno degli ideatori,
intervenuto sulle frequenze di Radio Fantastica del Gruppo Rmb, all’interno del programma
Tuttapposto condotto da Antonella Insabella – È nato tutto insieme a Salvo Calà a marzo 2020,
durante il primo lockdown. L’obiettivo è quello riunire diversi musicisti siciliani, riarrangiare grandi
successi in chiave symphonic metal e destinare i proventi delle visualizzazioni e delle vendite a un
determinato progetto benefico. Quest’anno abbiamo scelto Telethon».
Il brano, non è caso, è uscito su tutte le piattaforme e gli store digitali il 28 febbraio, in occasione
della Giornata mondiale delle malattie rare.
«Non è stato semplice approcciarsi ad un brano immortale e per certi versi intoccabile lasciatoci in
eredità da uno dei più grandi poeti della nostra epoca – ha concluso Salvo Grasso – Arrangiare per
orchestra con l’energia di un genere come il metal pur mantenendo l’identità della canzone credo sia
stata una delle sfide musicali più impegnative e belle al contempo della mia vita».
«Abbiamo voluto omaggiare un grande artista e la nostra terra presentando stavolta un brano
cantato in lingua italiana – ha dichiarato Salvo Calà, co-creator del progetto – Battiato è stato un
innovatore e un visionario assoluto in termini musicali e soprattutto lirici. Magari questa versione
potrà fare breccia nei cuori degli ascoltatori più giovani che non lo hanno vissuto artisticamente».
All’interno del brano è presente, inoltre, sotto forma di recita, una toccante frase della compianta
giornalista Nadia Toffa che ha fatto della sua lotta contro il cancro un inno alla vita.
La canzone, arrangiata e orchestrata da Salvo Grasso con la collaborazione di Salvo Calà, è stata
mixata e masterizzata ancora una volta da Riccardo Samperi per TRP MUSIC. Artwork e grafica
sono stati curati da Salvo Grasso e il montaggio video è stato realizzato da Salvo Grasso, Salvo Calà
e Antonio Gueli.
Gli artisti coinvolti sono in totale 14: Jo Lombardo (Ancestral) – voce, Andreazzurra Gullotta –
voce, Ferdinando Sparacino – voce, Roberta Zitelli – voce, Susanna Privitera – voce, Agatino
Reitano (Fondazione Arena di Verona/Teatro Massimo Bellini di Catania) – voce, Salvo Grasso
(Hypersonic) – arrangiamenti orchestrali e voce, Salvo Calà – chitarra ritmica e solista, Emanuele
Gangemi (Hypersonic) – chitarra ritmica, Gianfranco Fichera Cogliandro – chitarra solista, Salvo
Reitano – pianoforte, Alberto Sergi (Refuge Of Dream) – basso, Davide Bucceri – batteria, Alberto
Cunsolo – voce narrante.
È possibile donare un contributo anche attraverso IBAN di seguito indicato: FONDAZIONE
TELETHON” B.N.L. ROMA AG.15 IBAN: IT 61 E01 005 0321 50 000000 11943.