Gli appalti per i rifiuti, il sindaco e le crisi di nervi «Se faccio la guerra, attaccunu a menzu Comune»

«La guerra porta solo morti… Anche picchì se io faccio la guerra poi attaccunu a menzu San Pietro Clarenza. Quindi è meglio ca’ mi staiu mutu e cerco di ottenere anche un minimo. Io sono l’unica persona che lo può mandare a casa a questa persona […] Picchì annunca pensu ca nun finisci mancu ‘st cinq’anni. Anzi, pensu ca’ i finisci a qualche autra banna». Ci sono volte in cui i nervi saltano a tutti, pure ai più fedeli collaboratori. I nervi di Silvio Calandrino, ai domiciliari da ieri, saltano il 22 ottobre 2018. Parla al telefono con la fidanzata, lei gli dice che spera, un giorno, che tutto quello che sta facendo gli servirà a qualcosa, e lui risponde che a qualcosa dovrà servire per forza

Ha visto, per esempio, che la Srr (Società regolamentazione rifiuti) di Catania sta conferendo degli incarichi per controllare la raccolta rifiuti nei Comuni di competenza. E uno di quei posti potrebbe andare a lui. Anzi, dovrebbe. E se così non fosse, ci pensa lui a mettere sull’attenti il sindaco clarentino Giuseppe Bandieramonte, adesso arrestato e detenuto in carcere. Lui, del resto, col primo cittadino è sempre così disponibile: quando Bandieramonte ha bisogno che qualcuno scenda a Catania, in via Sabato Martelli Castaldi, a prendere un suo cugino, Calandrino risponde: «Ora vediamo a chi lo posso domandare. Oppure ci vado io?».

I retroscena dell’operazione Differenziata della procura di Catania, a tratti, somigliano al pianerottolo di un condominio. Gli elementi del gossip di paese ci sono tutti: c’è la gola profonda, cioè il comandante dei vigili urbani di San Pietro Clarenza, Antonio Pappalardo. È lui che per primo va a denunciare il presunto sistema di corruzione legato agli appalti della ditta della nettezza urbana Progitec. C’è l’avversario politico che racconta (de relato) di avere sentito di un «appartamentino a Giardini Naxos a disposizione (non si sa tramite chi, ndr)» di alcuni uomini vicini al primo cittadino «per le loro seratine goliardiche». C’è la segretaria comunale troppo ligia al dovere, tanto il sindaco ne attende con ansia il trasferimento in un altro Comune. C’è perfino il dipendente della Progitec che lavora nell’ufficio comunale, mentre il responsabile è impegnato al bar della figlia, ed è talmente di casa da ricevere il pubblico e da stampare, per l’utenza, i documenti richiesta. C’è la compagna del sindaco, assunta nell’impresa al servizio del Comune. C’è praticamente un bignami sul funzionamento di certe pubbliche amministrazioni nella provincia etnea.

Calandrino lavora per la Progitec di Angelo Lapiana (in carcere anche lui), la ditta che ha ottenuto, dal 2015 al 2018, una lunga serie di affidamenti del servizio di igiene urbana nel Comune guidato da Bandieramonte. Ordinanze contingibili e urgenti firmate dal primo cittadino, che avrebbero dovuto essere redatte dal geometra Michele Faro. Quest’ultimo, però, quando non era in ufficio avrebbe lasciato campo libero all’amico Silvio Calandrino: «Mi ricordava il sindaco che oggi scade l’ordinanza», dice l’uomo al dipendente comunale, al telefono. L’ordinanza è l’ennesima, sempre contingibile e urgente, per affidare la raccolta della spazzatura alla Progitec in attesa della gara d’appalto. «E allura? Chi boli?», replica Faro. Il documento è pronto, sostiene il geometra, «devi cambiare solo la data […] anziché agosto, devi mettere settembre. Nel file “le ordinanze” c’è l’ultima, la puoi copiare precisa precisa». E se non è sul computer, dovrebbe essere dentro alla carpetta che c’è sulla scrivania, quella dell’Aro (ambito di raccolta ottimale). 

Fintanto che la questione resta interna al Comune di San Pietro Clarenza, aggiustare le carte sarebbe stato facile. La situazione si complica quando Progitec vince l’affidamento del servizio integrato San Pietro Clarenza-Camporotondo Etneo. Perché in quel caso c’è da discutere con un nuovo responsabile, quello dell’altro Comune, fin troppo ligio al dovere. Il funzionario di Camporotondo avrebbe notato che nelle fatture della Progitec venivano indicati importi per servizi extra non effettuati. «Semu quasi a decimila euru menu, e iddu ancora continua», si lamenta Angelo Lapiana al telefono con il sindaco. «Cerchiamo di ragionarcela un po’ questa situazione», risponde Bandieramonte. «Sì, ‘mbare – prosegue l’imprenditore – Non so se c’è modo di fargli capire come funziona». Il sindaco prende l’impegno e organizza un appuntamento con l’impiegato Comune vicino, concordando la linea con il titolare di Progitec. A quest’ultimo, però, la solerzia del dipendente pubblico sembra non andare giù. E continua a discuterne, stavolta con Calandrino: «Ti dico che la colpa è sua – gli spiega in dialetto – È che lui si eccita, scende e fa i sopralluoghi». Dice Lapiana: «È il suo carattere». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]