Giusy Savarino all’attacco del centrodestra: “Niente inciuci con Crocetta all’Ars”

ANCHE SE NON LI NOMINA, E’ CHIARO CHE IL MESSAGGIO DELLA LEADER DI AMUNI’ SICILIA E’ RIVOLTO AI GRUPPI PARLAMENTARI DI FORZA ITALIA E, SOPRATTUTTO, DEL NUOVO CENTRODESTRA A SALA D’ERCOLE. SOPRATTUTTO GLI ALFANANI STAREBBERO PATTEGGIANDO CON IL GOVERNO LA POLTRONA DI VICE PRESIDENTE DELL’ARS PER IL SOLITO NINO D’ASERO

Le indiscrezioni su inciuci tra il Governo regionale di Rosario Crocetta e il centrodestra sono l’oggetto di un lungo comunicato stampa – in pratica un documento politico – firmato da Giusy Savarino, protagonista di #AmunìSicilia, un movimento che punta a riunificare tutti i moderati della Sicilia in un progetto alternativo all’attuale esecutivo.

Da donna impegnata in politica, Giusy Savarino non fa i nomi delle forze politiche di centrodestra che in queste ore – complici le spinte che giungono da ambienti molto vicini a Berlusconi – trattano sottobanco con il governatore Crocetta e il senatore Giuseppe Lumia. Ma il riferimento a Forza Italia e al Nuovo centrodestra democratico di Angelino Alfano è chiarissimo.

“Mentre i sondaggi certificano ciò che ogni siciliano sente, cioè che Crocetta è al penultimo posto per gradimento tra i presidenti delle Regioni di Italia – sottolinea Giusy Savarino – i rumors nei corridoi di ‘Palazzo’ ci parlano di un possibile inciucio tra il Giufà di Sicilia e alcuni cerca-poltrone di centrodestra. Grave iattura non semplicemente per il centrodestra, ma per tutta la Sicilia!”.

“Cos’è cambiato da Lombardo a Crocetta? – si chiede e chiede Giusy Savarino -. Se facessimo il gioco ‘trova le differenze’ sarebbe imbarazzante: stessa classe dirigente, dalla Monterosso a Silvia (Patrizia Monterosso e Gianni Silvia, rispettivamente Segretario generale della presidenza della Regione e capo di gabinetto del presidente della Regione, entrambi con Lombardo e con Crocetta ndr), stesso assessorato in dono a Confindustria Sicilia, stessi bracci operativi, da Lino Leanza a Giovanni Pistorio, passando per Giuseppe Lumia, stessi cambi di casacca, e ora, davanti ad una maggioranza frantumata, inciuci con l’opposizione. Dove sta la differenza? Beh, onestamente, Lombardo non aveva la presunzione di dirsi rivoluzionario!”.

“Le cronache ci elencano i fallimenti quotidiani di Crocetta prosegue impietosa la leader di #AmunìSicilia -. A Roma pensano a commissariarlo sui fondi europei, dopo sprechi e certificata inefficienza, e oggi le fughe non solo dei cervelli, ma anche di fictions di successo che sono brand della Sicilia e volano del turismo”.

“E come tacere sul flop day? – aggiunge -. Grande delusione per i tanti giovani siciliani. Sono stati scoperchiati inefficienze, biechi interessi e sperperi vari. E il centrodestra che fa? Sottoscrive una mozione di censura per poi nasconderla in fondo ad un cassetto, magari in cambio di qualche strapuntino? Non si possono però tradire gli impegni assunti coi tanti ragazzi siciliani ad #AmunìSicilia il 19 luglio, giovani che si aspettano un’opposizione intransigente e la costruzione di un’alternativa di governo a questo ufficio di gabinetto che si chiama Giunta regionale Crocetta”.

“I sodali notturni celano forse nuovi accordi di inciuci e manciugghia di governo? – torna a chiedersi e a chiedere Giusy Savarino -. Ma chi se ne frega della vice presidenza dell’Ars! Chi se ne frega di poltroncine in una Giunta che sta portando al fallimento la Sicilia! Potrà mai pagare il prezzo del silenzio di un’opposizione? Chi è disposto a metterci la faccia per garantire altri tre anni di vita a un governo morto che i siciliani non vogliono più? Facciamo appello alle forze sane del centrodestra affinché tutto questo non accada #mettiamocilafaccia”.

Importante il passaggio sulla vice presidenza dell’Ars. Con il Nuovo centrodestra alfaniano di Pino Firrarello e Giuseppe Castiglione che starebbe trattando questa poltrona per farla assegnare, con i voti del Megafono di Crocetta e compagni, a Nino D’Asero, il capogruppo a Sala d’Ercole di un Partito spaccato in due: meno di metà con Crocetta (D’Asero e qualche altro disperato) e gli altri all’opposizione del Governo.

“Noi di Amunì Sicilia – sottolinea Giusy Savarino – stiamo lavorando ad un altro evento per ottobre che tenga accesi i fari dell’attenzione su idee, programmi e valori, con coerenza e senza fare sconti a nessuno. A partire proprio dal Presidente! In Ars si parla di riforme e di legge elettorale come priorità, ma è un’altra la priorità! Sappiamo che il nostro Statuto non prevede la possibilità per il cittadino di presentare una mozione di sfiducia per il Presidente della Regione. Facciamo appello ai deputati dell’opposizione che dotino lo Statuto siciliano di questo strumento di democrazia”.

“Il Presidente – prosegue – è eletto direttamente dalla gente, così dovrebbe poter essere revocato. Essendo difficile immaginare dignitose dimissioni, sarebbe opportuno modificare la norma e prevedere la possibilità di promuovere una sorta di mozione di sfiducia popolare, che parta dalle piazze e arrivi nelle dorate stanze, e ridia voce agli elettori #mandiamoloacasa”.

“Crocetta dice di essere amato dai siciliani e accolto bene ovunque – coclude Giusy Savarino -. Noi, in verità, ascoltiamo solo lamentele, frustrazione e delusione. Chissà quanti siciliani sarebbero disposti a sottoscrivere una mozione per staccare la spina a questo Governo Crocetta, altro che inciuci! Amunì Sicilia!”.

 

 


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