Giro d’Italia 2014: cronoscalata a Quintana, Aru solo secondo

La diciannovesima tappa è stata la cronoscalata di 26,8 km da Bassano al Monte Grappa, ove i tifosi italiani hanno sperato fino all’ultimo secondo che Fabio Aru portasse a casa questa terribile crono. Terribile non a caso: a parte i primi 7,5 km pianeggianti, subito dopo è iniziata la salita verso Crespano del Grappa, dove quasi tutti i big hanno fatto un vero e proprio pit-stop di 14 secondi in media cambiando la bici da crono per passare a quella tradizionale, per poi affrontare la salita che ha sfiancato tutti i corridori con i suoi 19,3 km all’8%, con una pendenza massima del 14%. 

Nairo Quintana ha però ancora una volta dimostrato di essere il più forte in salita, regolando tutti gli avversari e chiudendo la sua prova in 1h 5′ minuti e 37”, precedendo Aru di 17”, ipotecando quasi la corsa rosa alla vigilia della penultima tappa che vedrà l’arrivo sul monte Zoncolan.

Tra gli altri big, Uran ha chiuso il podio, ma non è riuscito a limitare i danni, arrivando staccato di 1’26”, rischiando anche il secondo posto, in caso di black out sullo Zoncolan. Malissimo Majka che ha perso la maglia bianca e la chance di potersi piazzare sul podio, mentre si è difeso con le unghie Rolland, dopo la grandissima prova del nostro Fabio Aru.

Ormai mancano solo due tappe alla fine: l’ascesa al terribile Zoncolan, la vetta più dura d’Europa e domenica la conclusione in Piazza Unità d’Italia a Trieste.

CLASSIFICA DI TAPPA:

  1. Nairo QUINTANA (MOV) 1h05’37’;
  2. Fabio ARU (AST) +17”;
  3. Rigoberto URAN (OPQ) +1’26”;
  4. Pierre ROLLAND (EUC) +1’57”;
  5. Domenico POZZOVIVO (ALM) +2’24”

CLASSIFICA GENERALE:

  1. Nairo QUINTANA (MOV) 79h03’45’;
  2. Rigoberto URAN (OPQ) +3’07”;
  3. Fabio ARU (AST) +3’48”;
  4. Pierre ROLLAND (EUC) +5’26”;
  5. Domenico POZZOVIVO (ALM) +6’16”


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La diciannovesima tappa è stata la cronoscalata di 26,8 km da bassano al monte grappa, ove i tifosi italiani hanno sperato fino all'ultimo secondo che fabio aru portasse a casa questa terribile crono. Terribile non a caso: a parte i primi 7,5 km pianeggianti, subito dopo è iniziata la salita verso crespano del grappa, dove quasi tutti i big hanno fatto un vero e proprio pit-stop di 14 secondi in media cambiando la bici da crono per passare a quella tradizionale, per poi affrontare la salita che ha sfiancato tutti i corridori con i suoi 19,3 km all’8%, con una pendenza massima del 14%.

La diciannovesima tappa è stata la cronoscalata di 26,8 km da bassano al monte grappa, ove i tifosi italiani hanno sperato fino all'ultimo secondo che fabio aru portasse a casa questa terribile crono. Terribile non a caso: a parte i primi 7,5 km pianeggianti, subito dopo è iniziata la salita verso crespano del grappa, dove quasi tutti i big hanno fatto un vero e proprio pit-stop di 14 secondi in media cambiando la bici da crono per passare a quella tradizionale, per poi affrontare la salita che ha sfiancato tutti i corridori con i suoi 19,3 km all’8%, con una pendenza massima del 14%.

La diciannovesima tappa è stata la cronoscalata di 26,8 km da bassano al monte grappa, ove i tifosi italiani hanno sperato fino all'ultimo secondo che fabio aru portasse a casa questa terribile crono. Terribile non a caso: a parte i primi 7,5 km pianeggianti, subito dopo è iniziata la salita verso crespano del grappa, dove quasi tutti i big hanno fatto un vero e proprio pit-stop di 14 secondi in media cambiando la bici da crono per passare a quella tradizionale, per poi affrontare la salita che ha sfiancato tutti i corridori con i suoi 19,3 km all’8%, con una pendenza massima del 14%.

La diciannovesima tappa è stata la cronoscalata di 26,8 km da bassano al monte grappa, ove i tifosi italiani hanno sperato fino all'ultimo secondo che fabio aru portasse a casa questa terribile crono. Terribile non a caso: a parte i primi 7,5 km pianeggianti, subito dopo è iniziata la salita verso crespano del grappa, dove quasi tutti i big hanno fatto un vero e proprio pit-stop di 14 secondi in media cambiando la bici da crono per passare a quella tradizionale, per poi affrontare la salita che ha sfiancato tutti i corridori con i suoi 19,3 km all’8%, con una pendenza massima del 14%.

La diciannovesima tappa è stata la cronoscalata di 26,8 km da bassano al monte grappa, ove i tifosi italiani hanno sperato fino all'ultimo secondo che fabio aru portasse a casa questa terribile crono. Terribile non a caso: a parte i primi 7,5 km pianeggianti, subito dopo è iniziata la salita verso crespano del grappa, dove quasi tutti i big hanno fatto un vero e proprio pit-stop di 14 secondi in media cambiando la bici da crono per passare a quella tradizionale, per poi affrontare la salita che ha sfiancato tutti i corridori con i suoi 19,3 km all’8%, con una pendenza massima del 14%.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]