Si sono presentati ieri ai carabinieri della centro ionico Cateno ed Antonino Mancuso, i due fratelli che venerdì scorso hanno cercato di uccidere un ambulante che si era barricato in una scuola media. Prima della sparatoria, ci sarebbe stata una violenta lite per motivi passionali. Uno dei due aggressori avrebbe sedotto una minorenne, che è rimasta incinta. Ma l'uomo non voleva riconoscere la paternità e si è scontrato con il padre della ragazza, amico dell'ambulante
Giarre, si consegnano autori della sparatoria Lite per aver sedotto una minorenne
Si sono consegnati ai carabinieri i due giovani che a Giarre venerdì scorso hanno tentato di uccidere a colpi di pistola un ambulante che si era rifugiato nella scuola media di via Trieste seminando il panico tra alunni, insegnanti e bidelli. Si tratta di due fratelli originari di Mascali: Cateno e Antonino Mancuso, rispettivamente di 31 e 25 anni. Alla base della sparatoria in pieno centro, davanti allistituto scolastico Renato Guttuso pochi minuti prima che suonasse la campanella di uscita, ci sarebbe una storia di degrado che vede coinvolta una minorenne.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti e pubblicato dal quotidiano La Sicilia, venerdì mattina i due fratelli avevano avuto una violenta lite al parco Jungo di Giarre con lambulante Alfio Parisi e un suo amico, padre della ragazza minorenne che Cateno Mancuso, il più grande dei due fratelli, avrebbe sedotto e messo incinta. Una paternità che tuttavia Mancuso non voleva riconoscere. Da qui la lite degenerata successivamente nella sparatoria. I fratelli Mancuso, infatti, volendo vendicarsi, poco dopo si presentano armati a bordo di unauto in viale Libertà, dove sanno di poter trovare Parisi, già sorvegliato speciale dai carabinieri. Lambulante, rendendosi conto del rischio, riesce a salvarsi barricandosi dentro la scuola media.
Cateno e Antonino Mancuso erano stati individuati nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia di Giarre e denunciati a piede libero. Braccati, i due hanno deciso di consegnarsi alle forze dellordine. Devono rispondere dellaccusa di tentato omicidio in concorso.