Giarre, sabotati venti autobus della ditta Buda Carabinieri non escludono pista intimidazione

Venti automezzi manomessi e un catenaccio, mai visto prima, a bloccare il cancello. Questo è lo scenario che si presentava, oggi, agli occhi dei dipendenti della società di autotrasporti Buda, che si apprestavano ad aprire la rimessa di Giarre. «Una volta entrato, l’autista si è accorto che tutti i serbatoi dell’olio e del gasolio erano sprovvisti di tappi – affermano dal centralino della ditta – In più il cancello era chiuso con una catena e un lucchetto che non utilizziamo mai».

Un gesto compiuto da ignoti, che i dipendenti definiscono insolito. Anche se, tuttavia, pare non sia la prima volta che la società jonica registri degli ammanchi. L’azienda che si occupa del trasporto di passeggeri da Riposto fino a Taormina è regolata dalla Regione Siciliana: «Offriamo un servizio pubblico, per questo escludiamo l’ipotesi dell’intimidazione – continua il centralinista – Tra di noi non c’è concorrenza, quindi lo definirei un atto vandalico». In più il dipendente assicura che la ditta non ha mai ricevuto intimidazioni scritte o verbali, a eccezion fatta di episodi isolati: «Nel corso degli anni abbiamo subito dei furti di gasolio e di gomme. Una volta hanno rubato l’attrezzatura per le riparazioni, ma non è una cosa recente», aggiungono dal centralino. 

Intanto i mezzi sabotati che soggiornano nella rimessa di via Luigi Orlando sono stati revisionati da un meccanico, il quale ha verificato che non fosse stato messo nei serbatoi liquido diverso dal gasolio. «Abbiamo fatto una segnalazione contro ignoti al comando dei carabinieri, vedremo i risvolti», chiosa il dipendente della società Buda. Dalla stazione dei carabinieri di Giarre fanno sapere che si stanno svolgendo i controlli di rito. «Abbiamo mandato una pattuglia stamattina a per rilevare quello che è successo – afferma il comandante Luca Leccese -, aspettiamo le decisioni interne alla ditta». Leccese precisa, inoltre, che non è stata sporta alcuna denuncia, ma è stata effettuata solo una segnalazione. «Non escludiamo la pista dell’intimidazione, ma per adesso lo definirei un atto vandalico. Stiamo continuando con gli accertamenti», conclude il comandante.


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