Il presidente dell'associazione meridionalista lancia un appello all'esecutivo renzi per arrestare il declino del mezzogiorno
Giannola (Svimez): “Sud alla deriva, dal Governo attendiamo misure robuste”
IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE MERIDIONALISTA LANCIA UN APPELLO ALL’ESECUTIVO RENZI PER ARRESTARE IL DECLINO DEL MEZZOGIORNO
“In base ai dati SVIMEZ, il 64% dei cittadini meridionali, oltre due su tre, che nel 2011 hanno lasciato il Mezzogiorno per una regione del Centro-Nord aveva un titolo di studio medio-alto, diploma o laurea. Il Sud continua quindi a sostenere i costi del suo capitale umano qualificato ma a impoverirsi esportandolo in senso univoco, cioè senza ritorno. E le rimesse di un tempo che i lavoratori meridionali del Nord mandavano a Sud, oggi non ci sono più, anzi: pare che viaggino nella direzione opposta”.
Torna a mettere il dito nella piaga, Adriano Giannola, Presidente della SVIMEZ (Associazione per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno) con la sua relazione presentata al convegno internazionale La nuova emigrazione italiana che si è svolto oggi allUniversità Ca Foscari di Venezia:
“La crisi sembra alimentare le diseguaglianze territoriali, come dimostrano i dati SVIMEZ sulla povertà. Dividendo 100 famiglie meridionali in cinque classi da 20 luna, dalle più ricche alle più povere, emerge che il 62% delle famiglie meridionali, cioè due su tre, appartengono alle classi più povere”.
E quindi, l’ennesimo appello al Governo nazionale: “Visto che la crescita prevista per il 2014 non presenta segnali incoraggianti, attendiamo dal nuovo Governo misure decisamente robuste per tamponare questa deriva.
Il Governo Renzi, però, finora, non ha dato segno di una particolare sensibilità rispetto alla questione meridionale.