Giallo sulla candidatura di Claudio Fava: svelato l’arcano

Un giallo si è inserito prepotentemente nelle acque agitatissime della campagna elettorale siciliana. Ad un certo punto del pomeriggio di oggi , infatti, una agenzia di stampa dava notizia dei dubbi del ministro degli ‘Interni, Annamaria Cancellieri (meglio conosciuta come la ‘Tambroni in gonnella’)  sulla candidabilità alla Presidenza della Regione siciliana, di Claudio Fava, l’esponente di Sel, appoggiato da Idv, Rifondazione comunista, Verdi e altri partiti di Sinistra.

La ministra, come vi abbiamo raccontato, in questo articolo, ha parlato di alcuni problemi tecnici. Fava è caduto dalle nuvole, come potete leggere qui, ed ha parlato di una bufala.

Ma cosa è successo davvero? Come può Fava, come si è ipotizzato, essere in ritardo sulla presentazione delle liste, se il termine non è ancora scaduto? Cosa c’è dietro?

Tutto nasce dal fatto che Fava, fino a poco tempo fa, era residente a Roma. Per candidarsi alla guida della Sicilia, ha fatto regolare cambio di residenza. Quello che forse potrebbe presentare qualche sorta di anomalia (burocratica)  è  il suo certificato elettorale, ed è a questo che, con ogni probabilità, si riferiva Mrs Cancellieri.

Ma, a questo punto, sorge un problema, questo vero: tutta la documentazione relativa alla candidatura di Fava, che ha firmato solo ieri sera la dichiarazione di accettazione, è nelle mani di Erasmo Palazzotto, segretario regionale di Sel. Il quale ancora non ha consegnato nulla.

Come fa la ministra a sapere che ci potrebbero essere problemi?  E’ forse una Pizia, una indovina? Forse, qualcuno, è andato a rovistare tra le carte di Fava e ha riferito alla ministra? Solo così si spiega l’arcano. 

Incredibile, sembra un film di OO7, ma non lo è…

La notizia avrà comunque fatto, momentaneamente, tirare un sospiro di sollievo al Pd, che secondo i bookmakers prenderà sacrosante bastonate da Fava.

Come LinkSicilia scrive da tempo, e nonostante i sondaggi discutibili, Calaudio Fava non è al 14%. Con molta probabilità è molto più avanti del candidato di Pd e Udc, Rosario Crocetta. Tutto questo avrà gettato nello scompiglio molti personaggi della politica siciliana. Che tutto si aspettano da queste elezioni tranne che gli elettori siciliani, per esempio con Fava. diano un definitivo calcio nel sedere al sistema malato e alla mafia.

Il terrore è nei comitati d’affariche imperversano in Sicilia, e non solo.  Dobbiamo ricordare che storicamente la mafia  ha avuto la testa in Sicilia , ma le tasche nei potentati economici e finanziarie di Roma e MIlano, banche comprese. E’ un caso che il tentetativo di delegittimare Fava parta da un governo nazionale  che non è stato eletto da nessuno e  vicino alla ebanche?

  ‘E’ singolare che il ministro dell’Interno del governo Monti, che non ha voce in capitolo sulle elezioni regionali in Sicilia, dichiari l’incandidabilita’ di Claudio Fava, che e’ l’unico tra i candidati alla carica di governatori anti-Monti’. Lo dice il presidente della Federazione dei Verdi di Palermo Maximo Ghioldi.

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Un giallo si è inserito prepotentemente nelle acque agitatissime della campagna elettorale siciliana. Ad un certo punto del pomeriggio di oggi , infatti, una agenzia di stampa dava notizia dei dubbi del ministro degli 'interni, annamaria cancellieri (meglio conosciuta come la 'tambroni in gonnella')  sulla candidabilità alla presidenza della regione siciliana, di claudio fava, l'esponente di sel, appoggiato da idv, rifondazione comunista, verdi e altri partiti di sinistra.

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Un giallo si è inserito prepotentemente nelle acque agitatissime della campagna elettorale siciliana. Ad un certo punto del pomeriggio di oggi , infatti, una agenzia di stampa dava notizia dei dubbi del ministro degli 'interni, annamaria cancellieri (meglio conosciuta come la 'tambroni in gonnella')  sulla candidabilità alla presidenza della regione siciliana, di claudio fava, l'esponente di sel, appoggiato da idv, rifondazione comunista, verdi e altri partiti di sinistra.

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