Il sindaco di palermo, leoluca orlando, si lamenta del fatto che, ogni volta che si avvicina una possibile soluzione per gli oltre mille e 800 disoccupati della gesip, qualcuno getterebbe benzina sul fuoco delle polemiche. Una tesi poco credibile, perché dalla primavera scorsa ad oggi, per questi lavoratori e per le loro famiglie, non è stata trovata alcuna soluzione. Ed è quanto meno strano che tutte le soluzioni possibili - comprese le decine e decine di riunioni a roma con questo o quel ministro - vengano convocate sempre a ridosso delle campagne elettorali.
Gesip, precari di Regione e Comuni e disoccupati: Salario minimo garantito per tutti
Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, si lamenta del fatto che, ogni volta che si avvicina una possibile soluzione per gli oltre mille e 800 disoccupati della Gesip, qualcuno getterebbe benzina sul fuoco delle polemiche. Una tesi poco credibile, perché dalla primavera scorsa ad oggi, per questi lavoratori e per le loro famiglie, non è stata trovata alcuna soluzione. Ed è quanto meno strano che tutte le soluzioni possibili – comprese le decine e decine di riunioni a Roma con questo o quel Ministro – vengano convocate sempre a ridosso delle campagne elettorali.
Lo stesso discorso vale per i trenta mila precari sparsi tr Regione siciliana e Enti locali della Sicilia. E perfettamente inutile che lassessore regionale allEconomia, Luca Bianchi, romano ma già accuratamente sicilianizzato quanto a trattamento linguistico delle clientele, vada in giro a dire che i soldi per pagare questi precari ci sono. Per un motivo semplice: perché non è vero.
Invece di speculare su questi lavoratori è molto più serio cominciare a pensare a un Salario minimo garantito – o salario dingresso (non meno di mille euro al mese per ognuno di loro) per tutti i disoccupati della Sicilia. Per gli operai della Gesip, per i precari di Regione ed Enti locali e per tutti gli altri disoccupati.
La proposta lhanno lanciata, per primi, i dirigenti del Megafono, il Movimento del presidente della Regione, Rosario Crocetta. A tale ipotesi lavorano anche i dirigenti e i parlamentari di Sala dErcole del Movimento 5 Stelle.
I soldi per pagare il Salario minimo garantito – o Salario dingresso – debbono arrivare da Roma. A compensazione di tutti i fondi ordinari dello Stato, destinati al Sud e alla Sicilia che, da almeno quindici anni, non vengono più erogati al Sud e alla Sicilia con la scusa che, dalle nostre parti arrivano i fondi europei (che la Sicilia non è nemmeno in grado di spendere).
Lo Stato, in questi ultimi 15 anni, ha incamerato un sacco di risorse del Sud e li ha destinate al Centro Nord Italia. E sempre nel Centro Nord Italia sono finiti pure una parte delle risorse Fas (Fondi le le aree sottoutilizzate) che avrebbero dovuto essere utilizzate dalle regioni del Sud.
La vera battaglia politica da condurre in questa campagna elettorale è quella per ottenere, per la Sicilia, il Salario minimo garantito per tutti i disoccupati. Anche per i dipendenti della Gesip. Per i precari di Regione ed Enti locali. Insomma per tutti quelli che, in Sicilia, non hanno un lavoro.