L'esponente mafioso destinatario del provvedimento di prevenzione avrebbe accumulato una quantità di beni sproporzionata rispetto ai redditi percepiti. Oggetto del decreto anche tre imprese edili con sede nel Milanese e in Sicilia
Gela, sequestrato il patrimonio di un uomo del clan Rinzivillo Conti correnti, 93 immobili e terreni per dieci milioni di euro
I carabinieri di Piacenza hanno eseguito questa mattina, insieme ai colleghi di Bergamo, Caltanissetta, Milano, Pavia, Pisa e Verona, un decreto di sequestro cautelare finalizzato alla confisca di prevenzione, al patrimonio di un mafioso per un valore di circa 10 milioni di euro. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bologna a seguito di richiesta della Dda della Procura della Repubblica emiliana, a carico di un condannato per associazione di tipo mafioso, residente nel Piacentino e ritenuto appartenente al clan Rinzivillo di Cosa nostra di Gela, in provincia di Caltanissetta.
«Gli accertamenti – fanno sapere i militari comando provinciale di Piacenza, coordinati dalla Dda di Bologna – hanno permesso di raccogliere numerosi elementi utili a dimostrare che il destinatario della misura di prevenzione patrimoniale e i suoi familiari avevano, nel corso degli anni, accumulato un patrimonio assolutamente sproporzionato rispetto alle loro fonti di reddito».
Sono stati sequestrati un complesso immobiliare di pregio in provincia di Piacenza, le quote societarie di tre imprese edili a lui riconducibili e con sede nel Milanese e in Sicilia, 93 immobili e due terreni rientranti nel patrimonio delle imprese e ubicati in Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, 39 autoveicoli, cinque conti correnti bancari, una polizza assicurativa sulla vita e le quote di un fondo di investimento.