Per la prima volta verranno esposti i lingotti e il vasellame scoperti nelle acque della cittadina gelese. Un ritrovamento che ha destato la curiosità degli esperti in archeologia, permesso anche grazie alla sorveglianza dell'area da parte di capitaneria e fiamme gialle
Gela, il passato riemerso Esposti i reperti recuperati in mare
Verrà inaugurata domani, alle 11, la mostra Gela, il passato riemerso. Per la prima volta verranno esposti nel museo Archeologico della cittadina nissena i reperti recuperati lo scorso dicembre in mare dall’associazione Mare nostrum in collaborazione con la Soprintendenza del mare, la guardia di finanza e la capitaneria di porto di Gela.
Il ritrovamento dei lingotti in oricalco – lega di rame e zinco – e di vasellame ha destato l’attenzione degli esperti in materia. Quelli scoperti dal presidente dell’associazione Franco Cassarino potrebbero essere i reperti più antichi mai rinvenuti nelle acque di Gela. Le prime analisi hanno datato il materiale al VI secolo avanti Cristo.
All’inaugurazione della mostra parteciperanno i protagonisti dell’operazione archeologica e gli studenti di diverse scuole della città. Il ritrovamento è stato possibile anche grazie alla sorveglianza delle motovedette di capitaneria e fiamme gialle, che hanno impedito l’accesso all’area ai potenziali ladri. L’esposizione sarà aperta al pubblico per un mese, poi i reperti verranno sistemati tra quelli già in mostra al museo.