Il progetto europeo da poco più di due mesi è partito anche in Sicilia, dove i pagamenti non sono ancora arrivati. Dal dipartimento regionale del Lavoro rimandano all'Inps che dovrebbe erogare la mensilità. L'ente rassicura: «Adesso la situazione è sotto controllo». E ai tirocinanti non resta che attendere
Garanzia giovani, tardano i rimborsi dei tirocini Corsello: «I soldi non passano dalla Regione»
A poco più di due mesi dalla partenza del piano Garanzia giovani in Sicilia, si registrano dei ritardi nell’erogazione dei rimborsi destinati ai tirocinanti. Un’attesa che si aggiunge alle aspettative degli under 29 siciliani nei confronti di una misura nata con lo scopo di raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020. Cioè avere un’occupazione di almeno il 75 per cento della popolazione europea di età compresa tra i 20 e i 64 anni. Dei 178,82 milioni di euro destinati alla Sicilia da Bruxelles, da spendere entro la fine di quest’anno, 53 verranno impiegati per i tirocini formativi già in atto. Eppure i pagamenti – che devono essere erogati dall’Istituto nazionale sulla previdenza sociale – si fanno ancora attendere.
«Le risorse destinate alla misura sono già nella disponibilità dell’Inps – spiega Anna Rosa Corsello, dirigente generale del dipartimento regionale del Lavoro, nonché responsabile del progetto nell’isola – Le somme di denaro sono state accreditate direttamente dal ministero del Lavoro perché, per scelta della Regione, non entrano nel bilancio. Il ritardo nei pagamenti è dovuto al sistema informatico dell’ente previdenziale. Abbiamo segnalato loro il problema, che ritengo sia stato già risolto».
«Abbiamo ricevuto dal ministero 2 milioni 492mila euro – risponde Camillo Scaduto, funzionario regionale amministrativo dell’Inps – Le sedi provinciali stanno provvedendo a tutti i passaggi necessari per assicurare a breve i pagamenti dovuti». Nessun problema con il sistema informatico, spiega, ma una generica «impasse iniziale». «Adesso la situazione è sotto controllo», ripete.