Garanzia Giovani, la Regione prova a spiegare «Pronti 20 milioni per una parte dei pagamenti»

«Voglio rassicurare i colleghi, soprattutto quelli del Movimento 5 Stelle, non è stato fatto alcun atto illegittimo e non c’è nessun ammanco nelle somme da erogare, si sono solo verificati dei ritardi nei pagamenti». È iniziata così, questo pomeriggio in commissione Bilancio all’Ars, la lunga arringa difensiva dell’assessore alla Famiglia e al Lavoro, Gianluca Micciché, sul pasticcio di Garanzia Giovani. Un caso sollevato settimane fa dai deputati pentastellati a palazzo dei Normanni che avevano denunciato come, incrociando i dati in possesso dell’assessorato con quelli dell’Inps relativi ai pagamenti dei tirocini, i conti non tornassero affatto.

E in effetti, nemmeno dalle parti di via Trinacria era proprio chiaro come fosse possibile quella differenza di numeri e cifre tra i due enti. Oggi, finalmente, si è arrivati a una quadra con la relazione prodotta dagli uffici dell’assessorato e presentata in commissione Bilancio dallo stesso Micciché e dalla dirigente generale del dipartimento lavoro, Maria Antonietta Bullara. Secondo i dati prodotti dall’assessorato, dei 46 milioni ancora necessari per pagare i 16mila tirocini non ancora saldati, 20 milioni sarebbero già nella disponibilità dell’Inps, che a giorni provvederà ai pagamenti, mentre i restanti 26 milioni «saranno oggetto – ha garantito Micciché – di nuove rimodulazioni concordate con l’Autorità di gestione del ministero del Lavoro». Insomma, ad oggi non ci sono ancora e saranno recuperati dalle linee meno popolari del progetto.

«Ho letto sui giornali – ha aggiunto Micciché – storie di giovani che sarebbero stati pagati senza svolgere alcun tirocinio. Ebbene, qui pagamenti sono frutto di un errore dell’Inps, lo abbiamo verificato e sono in atto le procedure per il recupero delle somme non dovute. Si è trattato di sette casi su 46mila, hanno inciso con una percentuale di errore dello 0,015 per cento. Basti considerare che il margine di errore accettato dal programma europeo è del due per cento. Nessuno ha regalato soldi a qualcun altro, è stato soltanto un errore».

«Garanzia Giovani – ha sottolineato la dirigente Bullara – è un progetto molto più ampio, del valore complessivo di 178 milioni di euro. Quella dei tirocini era stata pensata come una delle tante voci, con un portafogli da 10 milioni di euro. Ma ben presto ci si è resi conto che il numero di registrazioni e quindi l’interesse che i giovani avevano mostrato al progetto era molto alto, per cui si è deciso di destinare i 44 milioni stanziati con decreto dal ministero interamente ai tirocini. A questi si aggiungano circa 4,5 milioni dello stanziamento iniziale e i 48,5 successivi. Si arriva così ai circa 97 milioni complessivi, dai quali vanno sottratti 10 milioni destinati agli enti promotori privati».

«Ecco perché i conti non tornavano – ha evidenziato il presidente della seconda commissione, Vincenzo Vinciullo – perché la cifra complessiva da considerare è di 87 milioni, non l’intero importo da 97 milioni». Ad ogni modo, ad oggi, risultano spesi per i tirocini di Garanzia Giovani 83,3 milioni di euro, come assicurato da Bullara: «Quasi 30 mila ragazzi – ha sottolineato la dirigente – sono stati raggiunti dai pagamenti. Avere già pagato 30mila dei 46mila ragazzi non è stata una cosa semplicissima: i pagamenti venivano effettuati a seguito di verifiche e in blocchi di 100 o 200 unità, per cui bastava che venisse inviato all’Inps un codice fiscale o un iban sbagliato e immediatamente tornava indietro l’intero blocco, che andava verificato nuovamente. Così si accumulavano ritardi anche per le restanti 199 o 99 pratiche corrette». Insomma, secondo l’assessorato (che ha ammesso l’errore di non aver stanziato per tempo le somme sufficienti) la vicenda sarebbe ormai in via di risoluzione. Complessivamente, per la voce dei tirocini al termine dei pagamenti saranno stati investiti circa 143 milioni di euro, gli iniziali 97 milioni, più i 46 aggiuntivi.

«Non siamo convinti al 100 per cento dalla ricostruzione di Micciché – ammette a margine la pentastellata Claudia La Rocca, componente della commissione Bilancio -. Stiamo raccogliendo le testimonianze dei ragazzi che hanno partecipato al progetto e registriamo delusione, amarezza. Insomma, quei ragazzi si sono sentiti sfruttati. Noi continueremo a raccogliere le loro storie e a monitorare la vicenda, che certamente si sarebbe dovuta gestire meglio sin dall’inizio».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]