L'associazione va avanti grazie alle attività. Ma il locale in cui lavoravano è chiuso, a seguito di controlli, e per riaprirlo bisogna ristrutturare. I soldi sono però finiti: «Aspettiamo 20mila euro dal Comune», lamenta la presidente. Domenica una cena popolare per chiedere sostegno alla città
Gammazita, una serata per chiedere aiuto «Lavori per riaprire sede e autofinanziarci»
«È un momento difficile per Gammazita». L’associazione culturale, che opera da due anni in piazza Federico di Svevia, chiede il sostegno dei catanesi per riprendere le attività quotidiane che le davano la possibilità di autofinanziarsi. Per questo motivo, domenica a partire dalle 20.30, organizza una cena popolare, con spettacoli circensi e di magia, alla quale tutti possono partecipare e versare un contributo di cinque euro. L’appuntamento è in via Cordai 47, all’interno dei locali dell’associazione Gapa. Il ricavato servirà a completare i lavori di ristrutturazione della sede di Gammazita, che è stata chiusa il 12 novembre a seguito di alcuni controlli – amministrativi e non solo – da parte delle forze dell’ordine: «Aspettiamo ancora i 20mila euro che il Comune ci deve», lamenta la presidente Manola Micalizzi.
Dopo le ispezioni, l’associazione – che fa parte del circuito Arci – è stata costretta a chiudere la propria sede e a effettuare dei lavori per adeguarla alle normative: ampliare il bagno, per renderlo accessibile ai diversamente abili; sostituire il pavimento – in cotto siciliano – con una superficie lavabile. Le spese, prima che le opere siano terminate, hanno già prosciugato il portafogli dell’associazione «che non ha altre entrate – spiega Micalizzi – se non i fondi messi a disposizione dagli attivisti e i contributi lasciati dalla gente durante le attività che svolgiamo nel quartiere». Gammazita attende pure 20mila euro dal Comune di Catania, metà per l’iniziativa Piazza dei Libri e l’altra metà per il patrocinio del festival Ursino Buskers 2015. Somma che potrebbe aiutare molto: «Equivale ai guadagni di due anni, e il ritardo nel pagamento pesa. Per portare avanti i lavori abbiamo già dovuto anticipare i soldi di tasca nostra».
Gammazita è stata al centro di alcune polemiche, trattate anche in consiglio comunale. Ma l’associazione non ha mai interrotto le sue attività. Quelle che non ha più potuto offrire all’interno della sua sede – tra le quali i laboratori e la scuola popolare – sono proseguite nei locali del Gapa: «Una realtà stupenda che ringraziamo per il sostegno», aggiunge la presidente. Proprio al Gapa, domenica, si svolgerà la serata di autofinanziamento: «Sarà una festa di quelle che sappiamo organizzare noi». In scena, con numeri di magia e giocoleria, andranno diversi artisti catanesi: Giuliana Randazzo e i tessuti aerei; Salvo Guagliardo con il cerchio aereo; La Ninni con la corda molle; Marielena Rubino con il trapezio; Giulia Bonforte con gli hula-hoop; Andrea Delirio con la giocoleria e Nando Caramma con l’equilibrismo. Molti di loro si esibiscono in giro per l’Italia ma si allenano all’interno della palestra del Gapa. «Offriranno la loro arte per sostenerci in questo momento di difficoltà», spiega Micalizzi, che conclude chiamando la cittadinanza e il quartiere a partecipare all’evento: «Senza di voi Gammazita non avrebbe ragione di esistere».