Il personale del gruppo interforze ha fatto visita alle imprese impegnate nella città ionica, dove stanno andando avanti i lavori in vista dell'appuntamento di fine maggio. Il 21 marzo un'altra ispezione aveva riguardato l'ospedale. «È lavoro di prevenzione», specifica la sezione messinese della Direzione investigativa antimafia
G7, Dia ritorna nei cantieri stradali a Taormina Controlli su operai, mezzi, fornitori e subappalti
Torna la Dia nei cantieri del G7. Il personale del gruppo interforze istituito alla prefettura di Messina ha effettuato oggi una serie di ispezioni in diversi cantieri di Taormina, dove stanno andando avanti i lavori di preparazione del vertice che a fine maggio vedrà arrivare in città i rappresentanti delle principali potenze mondiali. A essere interessati dai controlli sono state diverse ditte siciliane, che si stanno occupando di manutenzione ordinaria e straordinaria di infrastrutture stradali.
Al momento è presto per dire se qualcosa non sia in regola. A sottolinearlo è la stessa Direzione investigativa antimafia: «Si tratta di ispezioni disposte in un ambito generale di controlli, soltanto dopo aver esaminato a fondo la documentazione prelevata ci si potrà pronunciare», fa sapere un portavoce della sezione messinese. Aggiungendo che l’obiettivo è quello di controllare maestranze e mezzi di cantiere, ma anche i rapporti contrattuali con fornitori e gli eventuali subappalti stipulati.
Poco più di due settimane fa, un altro controllo aveva riguardato il cantiere dell’ospedale di Taormina. Dove sta operando la ditta Fugazzotto Giuseppe, con sede a Falcone (in provincia di Messina). A tal proposito, dalla Dia arriva un invito alla cautela: «Stiamo facendo un lavoro preventivo, e sarebbe un grave errore far passare questi controlli come misure nei confronti di imprese in odor di mafia».
Intanto, rimanendo in tema di G7, il Movimento dei poliziotti democratici e riformisti denuncia il mancato stanziamento di risorse economiche per garantire la sicurezza. Con le forze dell’ordine che dovranno attingere dai propri fondi ordinari. «Una vera assurdità – commenta Antonino Alletto, segretario generale nazionale di Mp -. Per quanto riguarda la sola Polizia di Stato, l’amministrazione aveva chiesto al Governo uno stanziamento di 150 milioni di euro per far fronte alle esigenze tecnico logistiche e per coprire le ore di straordinario. Ma la risposta è stata negativa, o ancora peggio ci è stato comunicato di un fantomatico e generico impegno per un futuro stanziamento di risorse».
A presidiare il territorio, dal 20 al 31 maggio, saranno quattromila tra poliziotti, carabinieri e finanzieri, più tremila militari. In mare ci saranno 550 operatori della guardia di finanza e della polizia. Tremila e cinquecento uomini saranno ospitati in 43 strutture alberghiere, con le quali sono state stipulate convenzioni. Una nave Gnv, infine, ormeggiata nel porto di Messina sarà a disposizione per 1300 aggregati.