La giunta regionale guidata da Nello Musumeci si è espressa sulla bozza di accordo con l'azienda Policlinico. Dopo i lavori di adeguamento potrebbero vedere la luce un polo museale e alcuni presidi delle forze dell'ordine
Futuro Vittorio Emanuele, c’è l’ok al comodato d’uso «Consegna progressiva in relazione a trasferimenti»
Un nuovo passaggio, strettamente burocratico, segna un passo avanti per capire il futuro dello storico ospedale Vittorio Emanuele di Catania. La struttura, ormai in fase avanzata di dismissione, che l’azienda Policlinico ha deciso di trasferire nei nuovi locali del San Marco. Il nosocomio che ha ufficialmente aperto i battenti a fine marzo, dopo anni di ritardi. La novità riguarda «l’apprezzamento» da parte della giunta regionale guidata dal presidente Nello Musumeci per una bozza di accordo. Documento che consentirà l’attivazione di un comodato d’uso. Così all’azienda Policlinico si sostituirà nella gestione la Regione. Passaggio, quest’ultimo, messo nero su bianco in una delibera di giunta regionale del 4 settembre.
Bisognerà capire, però, cosa ne sarà della struttura di via Plebiscito. Negli anni si sono susseguite diverse ipotesi ma, almeno per il momento, le prospettive più solide sembrano essere quelle che portano alla realizzazione di alcuni presidi per le forze dell’ordine e alla nascita di un polo museale. Idea, quest’ultima, particolarmente cara proprio a Musumeci che nei giorni scorsi ha ribadito la sua volontà durante un incontro pubblico che si è svolto in un lido balneare etneo.
Dall’immobile hanno già traslocato diverse unità operative e il Pronto soccorso pediatrico. In corso di attuazione c’è, invece, lo spostamento al San Marco delle unità di area chirurgica. Il tutto, come messo nero su bianco nella bozza di accordo, «sta comportando il venire meno dell’utilizzo a fini istituzionali». Da qui il passaggio di testimone con l’entrata in scena della Regione, ente che si occuperà «espressamente dei lavori di riqualificazione e adeguamenti previsti».
Insieme al polo museale, l’altro progetto permetterà di realizzare nei locali del Santo Bambino e del Ferrarotto un presidio da destinare a carabinieri, polizia e guardia di finanza. Sulla questione si era espresso, favorevolmente, anche l’ormai ex sottosegretario all’Interno Stefano Candiani. Protagonista di un sopralluogo avvenuto il 15 maggio scorso insieme all’assessore alla Sanità Ruggero Razza.