In diverse vie di San Giovanni Galermo manca l'illuminazione da tempo. Oltre ai rischi per la circolazione, i residenti «temono aggressioni», dice il consigliere di municipalità Erio Buceti. Al ripristino dei lampioni deve pensare l'amministrazione. «Difficile trovare 40mila euro», risponde l'assessore Bosco
Furti di rame, viale Tirreno buio da settembre «Soluzione in dieci giorni o guerra al Comune»
Da più di un mese i lampioni di alcune vie del quartiere catanese San Giovanni Galermo sono spenti. «Non si tratta di inciviltà ma invivibilità», è la denuncia apparsa sulla pagina Facebook Inciviltà Catania. A causare il disagio sarebbe stato «il consueto furto dei cavi di rame», spiega il consigliere della quarta municipalità, Erio Buceti. I residenti si sono mobilitati, attraverso una raccolta firme, per chiedere al Comune una rapida soluzione. Ma il problema illuminazione si è ripresentato anche nelle vie in cui – dopo l’interesse dei cittadini – sembrava essere stato risolto.
A restare del tutto al buio sono viale Tirreno, via Arrigo Boito, via Boccaccio, via Gioacchino Rossini e via Salanitro. «Ma anche ampi tratti nei pressi di via Santa Sofia», spiega un cittadino su Facebook. A queste va aggiunta pure via Francesco Pastura. Una strada che i residenti avevano fatto illuminare «dopo numerose potreste e reclami – dice uno di loro – dati i continui episodi di spaccio che avvenivano appena tramontava il sole». Quando si fanno le sette di sera, «anche buttare la spazzatura è diventato problematico – conclude l’uomo – I cassonetti si trovano su strade in cui transitano autobus ed autoveicoli».
«La gente ha paura di uscire di casa, teme di essere scippata o aggredita – dice a MeridioNews il consigliere municipale Erio Buceti, che parla nello specifico della situazione di viale Tirreno – L’automobilista deve guidare con gli abbaglianti accesi e massima prudenza, rischia di investire il centauro o il pedone che attraversa la strada». I residenti hanno intanto avviato una nuova raccolta firme «e sono pronti a entrare in guerra se – continua Buceti – l’amministrazione non risolverà tutto entro dieci giorni». La richiesta al sindaco Enzo Bianco è «di attivarsi in tutti i modi affinché il problema venga risolto in modo definitivo». Ma finora il Comune «che ha l’obbligo di occuparsi del ripristino dei cavi di rame sottratti e delle infrastrutture danneggiate – spiega il consigliere – non ha risposto».
«Hanno rubato tremila metri di cavo di rame – dice l’assessore ai Lavori pubblici Luigi Bosco – Per poche centinaia di euro di guadagno hanno causato un danno di oltre 40mila euro». Per evitare il ripetersi dei furti l’amministrazione intende impiegare un metallo meno pregiato «l’alluminio, che però richiede una spesa maggiore per le opere di adattamento e posa». Costi che per «un’amministrazione in pre-dissesto finanziario non sono facili da sostenere». E rimane l’incertezza sui tempi che saranno necessari perché l’illuminazione nelle vie del quartiere San Giovanni Galermo torni alla normalità.