Un post con foto a corredo, pubblicato nel gruppo Facebook Sicily World, e, come verificato da MeridioNews, un rendering grafico tratto dal progetto I Bunker della Pace, che «non è ancora partito». Sono le basi dell’ultima battaglia portata avanti da alcuni deputati di Fratelli d’Italia con il supporto dell’associazione culturale Lamba Doria. Oggetto primario del contendere un bunker della seconda guerra mondiale a Marsala (nel Trapanese), tinteggiato con i colori della bandiera arcobaleno (quello a cui si riferisce il post su Sicily World) e altri due bunker a Trapani in cui sarebbero stati disegnati degli occhi con la scritta «non voler vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti». Il condizionale in quest’ultimo caso è, però, d’obbligo. A occuparsi della vicenda i deputati Giorgio Assenza e Giuseppe Bica che hanno presentato un’interrogazione all’Assemblea regionale siciliana con il supporto dei coordinatori regionali del partito Salvo Pogliese e Giampiero Cannella.
Nell’interrogazione si chiedono chiarimenti sul bunker che si trova al molo dei Mille, a Marsala, tinteggiato con i colori della bandiera della pace. Su Facebook, l’ex sindaco di Catania e attuale senatore di FdI Salvo Pogliese, pubblica anche le foto di altri due bunker specificando come «questi preziosi lasciti di archeologia militare sono stati tinteggiati». In entrambi i casi le opere, però, vengono fatte rientrare nell’ambito del progetto I Bunker della pace, ideato dall’artista e scenografo siracusano Luigi Camarilla. L’idea, nata tra il 2021 e il 2022, prevede di dipingere, 18 bunker sparsi sul territorio siciliano, trasformandoli da simboli di guerra in luoghi di cultura e pace. «Tuttavia il progetto non è ancora partito – chiarisce Camarilla a MeridioNews – Le foto in cui si vede il bunker dipinto di blu con la scritta si trova a Trapani ed è lo stesso fotografato da due prospettive diverse. Fa parte di un rendering grafico ma l’opera non è stata ancora realizzata. L’altro bunker con i colori arcobaleno, invece, non rientra nel progetto e non è, ovviamente, opera mia o di persone riconducibili a me».
A dare il via alla presa di posizione della politica targata Fratelli d’Italia, come già accennato, è stata l’associazione Lamba Doria, con sede a Siracusa e presieduta da Alberto Moscuzza. «C’è stato un post su Facebook in cui si parlava di questi bunker tinteggiati, nello specifico a Marsala, vicino alla zona del porto – spiega Moscuzza contattato telefonicamente da questo giornale – Rientra in un progetto di artisti che vorrebbero dipingerli in nome della pace, ma purtroppo non sanno che si tratta di beni storici. Credo che siano quattro quelli danneggiati – sostiene – Io ho richiesto l’intervento dei carabinieri sia come associazione ma anche perché sono consulente storico della Marina militare, con alle spalle 15 pubblicazioni di storia militare oltre a essere stato il primo in Sicilia a studiare le fortificazioni militari della seconda guerra mondiale. Questi beni – sottolinea – devono essere resi fruibili come avviene a Malta e in Normandia. In Sicilia c’è solo il Museo dello sbarco (a Catania, ndr) e ma non c’è nessun percorso culturale». E, a quanto pare, nemmeno i bunker tinteggiati con gli occhi e la scritta «non voler vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti».
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