Forza Italia, i nodi della Finanziaria regionale «È quella della prossima campagna elettorale»

Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, alza il tiro contro l’esecutivo regionale nella conferenza stampa che parte da una specifica analisi sul momento politico e sulla finanziaria regionale, ancora in cantiere. Forza Italia, che nell’isola sta portando avanti l’azione di ricucitura in proiezione delle elezioni del 2017, mette nel mirino Crocetta e la stagione di governo del centrosinistra. Presenti con Falcone, Vincenzo Figuccia, Riccardo Savona, vice presidente della commissione Bilancio, e Francesco Rinaldi, passato dal Pd insieme a Francantonio Genovese

Per Falcone questa sarà «la finanziaria della prossima campagna elettorale. Le commissioni di merito all’Ars – spiega – hanno già manifestato un parere negativo sulla finanziaria. Il nostro giudizio evidenzia molte criticità. Una legge di stabilità dai tagli indiscriminati e dalle entrate aleatorie. La negoziazione di 900 milioni di euro non è completa, ne mancano ancora 500. Chi dice le bugie? Faraone o Crocetta? Scopriamo che 233 milioni di euro verranno utilizzati, se dati, dal fondo di sviluppo e coesione, di cui 173 per il cofinanziamento dei fondi comunitari e 63 per pagare i forestali. Si era detto che non si sarebbero utilizzate risorse per investimenti, ma per pagare la spesa corrente».

Quindi la difesa degli enti locali. «Lo scorso anno 272 Comuni sono stati commissariati in Sicilia perché non avevano presentato il bilancio. Ma intanto rimangono in cassa 220 milioni che non arrivano agli enti locali, perché manca il dirigente che firma i mandati». Falcone ha poi puntato l’indice «sul proliferare dei sottogoverni, dall’Irsap alla Crias. Ciò avverrà se passa la norma in finanziaria, ma vigileremo su questo. Per non parlare della tassa sulla raccolta differenziata. In pratica diamo una doppia imposizione ai Comuni, massacrandoli. Se ci sono degli obblighi per gli enti locali ci devono essere anche dei diritti». 

L’ultimo passaggio è dedicato a una delle proposte del’assessore al Territorio, Maurizio Croce: «Vuole cambiare con un articolo la regolamentazione urbanistica in Sicilia, dando spazio ai piani di utilizzo. Presenteremo su questo e su tutto il resto come sempre la nostra contro finanziaria». Savona evidenzia come molti contenuti della finanziaria «andrebbero trattati a parte. Dove sono poi i soldi per i forestali? – chiede – Qui vedo solo stime per accantonamenti negativi. Di fatto è una spesa congelata. La centrale unica degli acquisti è la panacea di tutti i mali? Su questo sono molto perplesso, come i 510mila euro per le assunzioni dei testimoni di giustizia e 600mila euro per i nuovi giornalisti». 

Savona poi completa: «Non ci sono le condizioni per portare avanti il servizio di riscossione, occorre fare una valutazione seria e completa e poi decidere, bisogna dare certezze ai 700 dipendenti». Critico sulla finanziaria anche Figuccia: «Ancora una volta la confusione regna sovrana. Si annuncia il Patto o lo sblocca Sicilia, ma i dati sono incerti ed incompleti. Crocetta non è stato nella condizione di farsi dare i soldi da Renzi. I nodi rimangono e la finanziaria è farlocca».


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