La guardia di finanza sta procedendo al sequestro di società di capitali, conti bancari e beni mobili e immobili. I soldi in precedenza depositati all'estero sarebbero stati fatti rientrare in Italia, girandoli al figlio neodeputato. Alle Regionali il 21enne è stato eletto con oltre 17mila preferenze. In aggiornamento
Forza Italia, Genovese jr indagato per riciclaggio Sequestrati società e denaro depositato all’estero
Riciclaggio di denaro. È questa l’accusa che la Procura di Messina rivolge a Luigi Genovese, il neodeputato regionale di Forza Italia, figlio di Francantonio, ras della Formazione già condannato in primo grado a undici anni per corruzione.
La notizia dell’inchiesta, coordinata dal procuratore Maurizio De Lucia e condotta dalla guardia di finanza, arriva quando ancora Genovese deve debuttare a sala d’Ercole ed è partita da un ritrovamento di fondi depositati all’estero tramite un conto svizzero presso la società Credit Suisse Bermuda. Si parla di un giro di denaro da decine di milioni di euro. I finanzieri stanno procedendo all’esecuzione del sequestro di società di capitali, conti bancari e beni mobili e immobili. Secondo gli inquirenti, parte del patrimonio del padre Francantonio sarebbe stato fatto rientrare in Italia, anche per pagare le sanzioni comminate dall’Agenzia delle Entrate nel corso degli anni, e con l’obiettivo di tenerlo più a riparo sarebbe stato girato al figlio.
L’elezione di Genovese jr – capace di ottenere oltre 17mila preferenze – ha fatto discutere all’indomani del voto del 5 novembre. Da parte sua, il 21enne ha dichiarato di non ritenersi un impresentabile per le vicissitudini giudiziarie del padre e dello zio Franco Rinaldi.