A denunciarlo è la Uiltucs Sicilia che punta il dito contro il centro commerciale. Marianna Flauto: «Il contratto dei negozi veniva rinnovato tacitamente, non si capisce il perché del mancato rinnovo»
Forum Palermo, chiudono Oltre e Motivi «Negato l’affitto, a rischio 17 dipendenti»
In bilico i 17 dipendenti dei due negozi Oltre e Motivi del gruppo Miroglio, che si trovano nel centro commerciale Forum di Palermo, e che chiudono i battenti per «un problema burocratico». Il centro commerciale non ha rinnovato l’affitto dei locali che sono stati destinati ad altre aziende e per Miroglio non c’è stato altro da fare che accontentarsi di un altro spazio, più piccolo, dove trasferire Motivi riducendo molto probabilmente l’organico mentre per Oltre al momento non sembrano esserci alternative. Il 22 gennaio ha chiuso Motivo, il 15 febbraio toccherà a Oltre.
«Ancora una volta – denuncia Marianna Flauto Uiltucs Sicilia che è intervenuta per tentare di trovare una soluzione a salvaguardia dei livelli occupazionali – si presenta il problema legato alla responsabilità del centro commerciale. Secondo la normativa comunitaria, visto che la licenza sta in capo al centro commerciale, questo è coobbligato con le aziende che subentrano per la tutela del personale dei locali che chiudono. Nel caso specifico, il contratto dei negozi di Miroglio veniva rinnovato sempre tacitamente e non c’erano problemi economici o legati a ritardi nei pagamenti, per cui non si capisce il perché del mancato rinnovo».
Adesso Flauto spiega che si pone il problema del mantenimento dei livelli occupazionali: «Per il negozio Motivi parte dei dipendenti dovrebbe essere salva, per Oltre non si hanno ancora certezze. L’azienda ha prospettato il trasferimento in altri punti vendita a Messina o Agira, ma è chiaro che questi dipendenti hanno famiglia e con gli stipendi che percepiscono non possono permettersi lunghi trasferimenti. Chiederemo al centro commerciale le motivazioni della scelta – ha concluso – e di intervenire a tutela dei lavoratori assumendosi le proprie responsabilità».