A sedersi sono stati in tanti, forse troppi. Al 'tavolo' convocato dal governo della regione per rilanciare la formazione professionale siciliana erano in tanti. Ma, a parte la grande attesa e la folla, di novità non se ne sono vista tante. A parte l'impegno dell'assessore regionale al ramo, nelli scilabra, di tornare alla legge regionale numero 24 del 1976.
Formazione, stasera fumata nera come il carbone
A sedersi sono stati in tanti, forse troppi. Al ‘Tavolo’ convocato dal Governo della Regione per rilanciare la formazione professionale siciliana erano in tanti. Ma, a parte la grande attesa e la folla, di novità non se ne sono vista tante. A parte l’impegno dell’assessore regionale al ramo, Nelli Scilabra, di tornare alla legge regionale numero 24 del 1976.
Si tratta, a conti fatti, d smontare, pezzo dopo pezzo (sarebbe più corretto la formula “foglio dopo foglio”) il castello di carte creato dall’ex dirigente generale, Ludovico Albert, l’uomo forte del Pd romano sceso in Sicilia per combiinare solo grandi casini amministrativi.
Se due più due fa ancora quattro – ma trattandosi della Regione siciliana non ne siamo più sicuri – il ritorno alla legge n. 24 non può che significare l’addio definitivo a Ludovico Albert che, come già ricordato, è stato il protagonista ello smantellamento della legge 24 insieme con ‘pezzi’ del Pd e con la Cisl, l’organizzazione sindacale che, fino ad oggi è riuscita a nascondere con straordinaria abilità tutte le magagne dello Ial.
. I settori del Pd siciliano (e romano) che speravano di rimettere in sella per la terza volta Albert se ne dovranno fare una ragione.
Su tutti i retroscena – compreso il cambiamento di opinione dei ‘capi della Cisl siciliana – della riunione di stasera vi riferirà tra qualche ora Giuseppe Messina.