Formazione: prosegue al protesta di lavoratori e sindacati. Governo Crocetta, se ci sei batti un colpo!

PER CGIL, CISL E UIL LA CONDIZIONE MATERIALE DEI LAVORATORI HA SUPERATO OGNI LIMITE DI TOLLERABILITÀ

Tornano in piazza gli operatori della Formazione professionale per difendere il lavoro gravemente messo a rischio dall’inadeguatezza del Governo regionale guidato dal presidente Rosario Crocetta.

Teatro della protesta Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione a Palermo.

Dopo mesi di trattative, accordi istituzionali trilateriali sottoscritti ed impegni assunti in ‘pompa magna’ all’esecutivo regionale, il risultato è lo sfascio del settore. Incapacità o scellerata volontà politica di cancellare il passato, tutto compreso, per costriure un modello somigliante ai nuovi ‘potentoni’ vicini alla politica al governo della Regione?

Di fatto, si è perpetrata nei confronti dei lavoratori, dei sindacati firmatari del Contratto collettivo di lavoro ed autonomi, degli enti gestori e delle associazioni datoriali, la più grande ‘presa per i fondelli’ che il settore della formazione professionale ricordi in trentotto anni. Il sistema è definitivamente saltato e la responsabilità non può essere addebitata solamente ai governi precedenti. Se ne faccia una ragione il vulcanico governatore regionale.

Da qualche giorno non c’è più alcun sindacato disposto a dare credito agli assessori al Lavoro, guidato da Giuseppe Bruno, e alla Formazione professionale, con al vertice Nelli Scilabra. I lavoratori, intanto, nelle scorse settimane si sono costituiti in comitati autonomi e spontanei per difendere il diritto al lavoro ed alla prestazione lavorativa, sancendo lo strappo con il mondo sindacale, reo di non aver saputo gestire la trattativa .

Dopo il fallimento dell’incontro dello scorso 9 maggio, la tensione tra i lavoratori cresce. Due diversi schieramenti si ritroveranno a protestare, accomunati da un solo interesse: il lavoro. Da un lato i comitati autonomi dei lavoratori che si sono dati appuntamento per domattina a Palermo e dall’altro i sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno diramato il documento organizzativo dello sciopero.

“La condizione materiale dei lavoratori ha superato ogni limite di tollerabilità”, si legge nel comunicato organizzativo di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola. I numeri richiamati dai sindacati inchiodano l’esecutivo regionale alle gravissime responsabilità rispetto ad un settore allo sbando per l’inadeguatezza progettuale, gestionale ed organizzativa dell’amministrazione regionale.

Fuori dalla querelle restano le associazioni degli enti formative. A questo c’ha pensato direttamente il Governo regionale che unilateralmente ha deciso di tenere fuori i soggetti a cui ha affidato, almeno sino ad oggi, secondo quanto previsto dalle norme vigenti, il servizio di natura pubblica. Questo è un governo che non solo ha mostrato seri limiti ma ha perso il senso della misura. Sono saltate le corrette e responsabili relazioni industriali di settore.

Un esempio di ‘malgoverno’. Mesi addietro gli assessori alla Formazione e al Lavoro avrebbero dovuto riunire il partenariato sociale per la “Youth Guarantee”. Ed invece il Governo regionale tenterà di strappare un accordo solamente domani, e siamo già a metà maggio. Senza l’intesa con chi dovrebbe poi assumere, i giovani difficilmente potranno essere raggiunti i risultati previsti dal piano della ‘Garanzia giovani’. E senza risultati non arriveranno le risorse. E senza risorse non potranno essere riconosciute le spettanze.

Per i citati sindacati, “sono oltre 8 mila i lavoratori senza prospettive di future, tra le 9 e le 24 mensilità gli stipendi non pagati ed in quattrocento sono i lavoratori costretti ad accettare pesanti contratti di solidarietà dagli enti di appartenenza. “L’amministrazione è sottodimensionata, non attrezzata a gestire le procedure, inadeguata a dare risposte alle emergenze continue e all’ordinario”, è riportato nella nota sindacale.

Inoltre, il giudizio negativo sull’operato del Governo regionale è inappellabile. Per i citati sindacati, nella filiera dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP, corsi in obbligo formativo) “il ritardo della programmazione e dell’avvio delle attività fanno correre il rischio di aumentare il già elevatissimo tasso di dispersione, creando grandi esuberi e pesanti riduzioni dell’orario e delle retribuzioni”.

I danni provocati dall’operato dell’assessorato regionale alla Formazione professionale, guidato dall’inesperta Nelli Scilabra, giovane universitaria dal vizietto per lo “sgombero facile”, caratterizzano l’emergenza sociale della filiera degli Interventi formativi (la cosiddetta formazione ordinaria).

I richiamati sindacati si riferiscono ai ritardi di oltre sette mesi solo per i primi acconti dei finanziamenti dell’attività 2013/2014, all’assenza di una azione programmatoria per l’anno 2014/2015. Eppure le soluzioni sono davanti agli occhi, ma al Governo Crocetta di evitare la “macelleria sociale” proprio non sembra interessato! C’è una graduatoria rieditabile e ci sono risorse disponibili che potrebbero assorbire larga parte della platea degli operatori.

Sulla filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro il giudizio è altrettanto severo.

“Dal 22 aprile scorso, conclusione del progetto Spartacus, nonostante impegni e rassicurazioni dell’assessore al Lavoro e della sua dirigente e il confronto col Ciapi, nessuna soluzione è stata discussa formalmente con le parti sociali, lasciando i lavoratori precarizzati e senza occupazione” è riportato nella nota organizzativa.

Ed invece no! il famigerato trio bis ‘CSC’, Crocetta, Scilabra e Corsello, non ne vogliono sapere di tirare fuori la ricetta. Forse perché il 25 maggio, giorno in cui i siciliani saranno chiamati ad esprimere il voto al parlamento europeo, è ancora lontano? Ma si rende conto il presidente Crocetta che i lavoratori continuano a ricevere i preavvisi di licenziamento dagli enti privi di prospettive?

Riportiamo, di seguito, le rivendicazioni sindacali.

Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola chiedono il “rispetto degli impegni e rivendicano per la IeFP la programmazione del nuovo percorso triennale riallineato con i tempi dell’Istruzione, lo sblocco delle rendicontazioni, l’erogazione dei saldi per pagare gli stipendi arretrati e la revisione dei parametri di finanziamento oggi insufficienti”.

“Per la Formazione ordinaria (IF) i sindacati citati chiedono “l’immediata programmazione e finanziamento per l’anno 2014/2015, lo sblocco delle risorse per l’anno in corso, l’avvio immediato del progetto Prometeo e la tutela di tutti gli idonei”.

“Per la filiera orientativa e delle politiche attive del lavoro i rappresentati dei lavoratori chiedono “l’immediata attivazione della ‘Garanzia Giovani’ in Sicilia, la garanzia dell’utilizzo dei mille e 750 operatori della filiera, la costruzione del nuovo sistema dei servizi per l’impiego e per il lavoro, il saldo di tutte le retribuzioni pregresse relative al progetto Spartacus ed agli Avvisi 1 e 2 del 2010”.

Intanto, lo scorso 9 maggio si è rischiato lo scontro fisico tra lavoratori e forze dell’ordine.

Sull’esito della manifestazione riportiamo quanto pubblicato sul sito istituzionale della Uil Scuola.

“Esito incontro con gli Assessori Bruno e Scilabra: la delegazione sindacale e di lavoratori composta Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal, insoddisfatta dalle risposte fornite dal Governo, ritenute parziali alcune irricevibili altre, dopo 10 ore di trattativa ha deciso di occupare la Sala Blu di Palazzo d’Orleans in segno di protesta. A mezzanotte circa la polizia ha ordinato lo sgombero dei locali. La delegazione ha illustrato nei dettagli ai lavoratori, che fuori dal Palazzo sostenevano l’azione della delegazione, gli impegni assunti dai due assessori e la necessità di trattare sino a quando non si raggiungono gli obiettivi della piattaforma rivendicativa”.

È indubbio che quanto vi abbiamo raccontato in tempi non sospetti, dalle colonne di questo giornale non fa che trovare conferma nello stallo della trattativa dovuta all’impreparazione ed all’assenza di una programmazione.

A cosa sono servite le parole ‘sventolate’ all’opinione pubblica dal governatore e dai suoi assessori nei mesi scorsi se non a far perdere solamente del tempo? La dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale dei dipartimenti Lavoro e Formazione professionale, ha ripetuto in ogni occasione istituzionale, che ‘tutti i lavoratori non perderanno il posto di lavoro’, ma si rende conto di quello che le succede intorno?

Auspichiamo che nel corso della giornata di domani i toni restino contenuti e si possa trovare la sintesi col Governo regionale per incardinare il sistema formativo nel binario delle attività possibili e fattibili a garanzia del servizio da erogare e dei livelli occupazionali.


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