Legalita e trasparenza nel settore della formazione professionale stentano a decollare. Crocetta e scilabra alle prese con provvedimenti assunti e contestati perche illegittimi. Dall'operazione ciapi al progetto spartacus. E via continuando
Formazione: pronta una class action contro l’Amministrazione regionale?
LEGALITA E TRASPARENZA NEL SETTORE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE STENTANO A DECOLLARE. CROCETTA E SCILABRA ALLE PRESE CON PROVVEDIMENTI ASSUNTI E CONTESTATI PERCHE ILLEGITTIMI. DALL’OPERAZIONE CIAPI AL PROGETTO SPARTACUS. E VIA CONTINUANDO
La legalità nellazione di Governo nel settore della Formazione professionale subisce ogni giorno di più scossoni. Ad attentare il processo di legalizzazione del settore lo stesso presidente della Regione, Rosario Crocetta, che, adottando atti amministrativi illegittimi si allontanerebbe dalla stessa legalità tanto decantata.
Una maniera per fare pulizia senza però riuscirci e alimentando un massiccio contenzioso che potrebbe sfociare nella prima Class action sulla Formazione professionale contro lattività del Governo e dellamministrazione regionale.
Perché sarebbero illegittimi i provvedimenti? Per esempio, la delibera di Giunta dello scorso lunedì che trasferirebbe 506 corsi di formazione professionale al Ciapi di Priolo con finanziamento e personale non seguirebbe i dettami dellAvviso 20/2011.
La seconda annualità è stata finanziata per rieditare le stesse corsualità disciplinate dai richiami normativi e amministrativi dellAvviso 20 che è lex specialis. Lassegnazione da parte del presidente Crocetta e della sua Giunta delle ore formative degli enti definanziati per revoca dellaccreditamento al Ciapi di Priolo viola il richiamo alla legge regionale n.12 del 22 aprile 1987, che prevede lassegnazione ad enti formativi di cui allarticolo 4 della legge regionale n.24 del 6 marzo 1976.
Eppure la legge n.12/87 è richiamata nellAvviso 20/2011, che dicevamo essere lex specialis. E se la seconda annualità altro non è che la replica della prima, allora si è in presenza di una grave violazione delle disposizioni contenute nellAvviso 20.
Legalità dovrebbe significare trasparenza nellazione politica e applicazione corretta delle norme di legge e questo non pare si stia verificando nel settore della Formazione professionale. Il presidente si muoverebbe come socio unico di una società di cui non ne è il proprietario.
Spostare presso lente formativo della Regione siciliana gli oltre mille e 300 operatori degli Sportelli multifunzionali, per esempio, è stata unaltra forzatura che ha leso tutte le norme contrattuali e amministrative di riferimento. Stessa cosa il presidente Crocetta & C. si apprestano a fare nel settore degli Interventi formativi con i lavoratori degli enti revocati.
Con quali procedure si effettuerebbero i trasferimenti presso il Ciapi non è dato sapere tra lavoratore e Regione, visto che lente formativo non esiste più. Soprattutto incuriosisce con quale natura giuridica il rapporto contrattuale andrebbe ad essere stipulato. Ed ancora, la sottoscrizione lo scorso 12 novembre dellaccordo con le parti sociali è in contrasto con il contenuto della circolare n.10/94 che lesecutivo non è riuscito ancora a sostituire. La creazione di una lista regionale del personale in esubero contrasta con la previsione delle liste provinciali individuate dalla citata circolare 10.
Lo stesso avviso pubblico riguardante il progetto Spartacus ha convinto poco sia per i contenuti che per le modalità di redazione delle graduatorie degli idonei. Per non pensare al contratto collettivo di lavoro della categoria messo a dura prova proprio da Crocetta & C.
Se il Governo regionale avesse le carte in regola e chiarezza dazione politico-amministrativa lAlbo regionale, per esempio, sarebbe già pubblicato in Gazzetta. Troppe decisioni appaiono poco supportate da fondamento giuridico.
Lo stesso presidente Crocetta ha più volte confermato la volontà di gestire per via amministrativa la Formazione professionale in maniera centralizzata. Anche nel caso della società Sicilia e-Servizi commissariata unilateralmente con a capo lex pubblico ministero, Antonio Ingroia ne è un esempio. Gesto che ha provocato la reazione del socio di minoranza Giuseppe Bosco, partner al 49 per cento e titolare dalla società Sicilia e-Servizi Venture che avrebbe licenziato tutto il personale, circa 76 dipendenti, in procinto di scadenza della convenzione prevista per il 22 dicembre.
Ciò significa problemi per il funzionamento del Sic, il Sistema informativo di pagamento della Regione siciliana. Intanto a sentire il presidente Crocetta e lassessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, i lavoratori prima di Natale dovrebbero ricevere le spettanze o parte di esse. Con il Sic in sofferenza, le ‘casse’ regionali vuote e limminente chiusura della Ragioneria centrale della Regione siciliana per i conti di fine anno, ed i pagamenti ad oggi bloccati sarà difficile che i lavoratori possano ricevere un po di liquidità.
Ancora una volta si profila lennesima delusione per i tanti lavoratori che sperano oggi che le parole del presidente Crocetta e dei suoi assessori possano tradursi in fatti concreti: e cioè lavoro sicuro per tutti e stipendi assicurati ogni fine del mese.
Purtroppo la verità è esattamente opposta. Sarebbe utile capire, per esempio, chi e come pagherà dall8 giugno 2013 ad oggi i lavoratori degli enti formativi. Così come incuriosisce sapere se il Ciapi pagherà gli operatori, assunti nei giorni scorsi, dal primo ottobre ad oggi.
Gli ispettori dellUfficio antifrode dei fondi comunitari (Olaf) con maggiore frequenza calpestano il pavimento degli uffici dellassessorato regionale alla Formazione professionale. Chissà che non siano magari loro a fare chiarezza sullutilizzo dei 2 miliardi di euro (Fse) per il periodo 2007/2013 e sulle modalità di spesa dellavviso 20 e del progetto Spartacus.