Formazione professionale, vuoto a perdere

da Fabrizio Russo
riceviamo e volentieri pubblichiamo

“Obbligo dell’osservanza del Contratto nazionale di lavoro per gli enti di formazione che dovranno altresì, corrispondere gli stipendi con cadenza mensile, nonché l’obbligo alla presentazione del mandato di pagamento collettivo con l’indicazione dei beneficiari con riscontro da parte dell’istituto di credito dell’avvenuto pagamento, nonché copia dei modelli f24 attestante l’avvenuto pagamento dei contributi fiscali e assistenziali e delle ritenute erariali”.

Udite, udite, udite, anzi, leggete: a scrivere questo testo non è la Regione Lombardia, né la Regione Toscana e nemmeno l’Emilia Romagna. Né sono le rivendicazioni di qualche pericoloso sovversivo della formazione professionale siciliana. Niente di tutto questo. A scrivere queste parole è,  niente poco di meno, che il dirigente generale del dipartimento della Formazione professionale della Regione siciliana dottor Albert Ludovico.

Era il 17 maggio 2011 ed il testo sopra riportato è l’art.4 del DdGg(Decreto del dirigente generale) n.2116. Si tratta del decreto che avvia il prof.2011. Non vi è dubbio, un buon articolo. Infatti, se applicato rivoluziona letteralmente la formazione siciliana, fino ad allora regno di illegalità ed arbitrii. Un testo che fa paio con l’accordo sulla buona formazione sottoscritto dall’assessore alla Formazione professionale, professore Mario Centorrino e dalle parti sociali qualche mese prima.

Infatti se entrambi applicati avrebbero radicalmente cambiato senza né leggi, né decreti la formazione professionale siciliana. Ma come abbiamo già scritto altre volte, il professore Centorrino si è rimangiato tutto appena qualche giorno dopo. La testimonianza che l’assessore Centorrino, nella formazione professionale siciliana, non ha rivoluzionato proprio un bel niente.

Stessa sorte subisce il nostro art. 4 del Ddg 2116. Anzi l’altro “rivoluzionario”, il dottor Albert Ludovico, fa pure di peggio. Si ponnu fari i cosi giusti in Sicilia? E na formazione? Non se ne parla nemmeno!

Infatti appena qualche mese dopo, esattamente il 21 settembre del 2011, Albert Ludovico, afflitto da grave rimorso ed essendo preoccupatissimo di passare alla storia come il primo dirigente generale ad avere ripristinato legalità nella formazione professionale siciliana, non sia mai, ci ripensa. Sì, Albert Ludovico ci ripensa. E che cosa fa? In concomitanza della presentazione dell’Avviso 20 convoca additta additta il sindacato e modifica l’art.4 del Ddg 2116.

Sì, avete letto bene, con l’accordo del sindacato. Tutti, Cgil,Cisl, Uil etc sono d’accordo a modificare l’art.4 che equivale ad essere d’accordo a mantenere lo status quo. Cioè per capirci: gli enti non sono più obbligati a produrre i bonifici bancari per attestare il pagamento delle retribuzioni dei lavoratori!

Albert Ludovico ed i sindacati si fidano sulla parola. Nell’accordo infatti basta attestare di rispettare il Contratto nazionale di lavoro. Tanto chi mai controllerà? E se gli enti dichiarassero il falso? Cioè dichiarassero di avere rispettato il contratto dunque anche l’art.28 dello stesso senza poi risultare il vero? Ma sì, cosa vuoi che sia una falsa dichiarazione? E poi i lavoratori possono anche aspettare …Mese più mese meno.

Comunque sia, Albert Ludovico, ormai in pace con la sua coscienza, marcia dritto per la sua strada e fu così che nacque il Ddg n.3682 che emenda l’art.4 dal Ddg 2116. La domanda è: ma perché tra i tanti articoli del Ddg 2116 Albert Ludovico stralcia solo l’art.4? Ma che domanda è? Per garantire e coprire l’immunità degli enti dei politici e dei sindacati! Ovvio, no?

Dunque ricapitoliamo velocemente. Gli enti continueranno a fare i loro comodi senza contratti né leggi da rispettare ed i lavoratori che muoiano pure di fame. Ma Albert Ludovico non solo favorisce gli enti dei politici e non li controlla ma, soprattutto, li premia. Infatti sembra che gli enti più non rispettino contratti e leggi più vanno su nella graduatoria dell’Avviso 20.

Morale: stiamo rifilando all’Europa enti che non solo non rispettano i contratti di lavoro e fortemente indebitati con i lavoratori, ma anche fortemente inadempienti ed indebitati con il pubblico erario e con gli enti previdenziali. Non vi è dubbio una bella rivoluzione.

 


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