IL PRESIDENTE DI FORMA SICILIA RESPINGE LE ACCUSE. E RICORDA ALLE DUE ASSOCIAZIONI LO SFASCIO CHE HANNO AVALLATO AI TEMPI DEL GOVERNO LOMBARDO. “IN OGNI CASO – PRECISA – SONO PRONTO, DA SUBITO, A UN TAVOLO COMUNE”
È polemica tra le associazioni degli enti formativi sui contenuti della riforma nel settore della Formazione professionale. Si tratta di una riforma che il Governo regionale ha presentato ai giornali, ma che non è ancora stata formalizzata in Assemblea regionale siciliana.
Confap Sicilia scrive a Forma Sicilia e prende le distanze da quanto dichiarato dal presidente dellassociazione degli enti formativi storici, Paolo Genco, in una intervista rilasciata lo scorso 12 luglio al nostro giornale.
Ieri anche Benedetto Scuderi, presidente dellassociazione Asef, ha espresso posizioni diverse rispetto a quanto dichiarato da Genco.
Nella citata lettera, inviata anche al presidente della Regione, Rosario Crocetta, allassessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, al dirigente generale Anna Rosa Corsello, alle organizzazioni sindacali firmatarie del Contratto collettivo di lavoro della categoria ed al presidente dellassociazione datoriale Cenfop, Salvatore Miroddi, Confap non condivide in alcun modo i contenuti espressi da Genco nellintervista e riguardanti i temi della riforma del sistema formativo.
Lassociazione, che annovera tra gli iscritti, enti formativi di ispirazione cattolica, invita il presidente di Forma Sicilia, alla quale Confap aderisce, a convocare un incontro per lo studio della proposta di legge ed altresì a convocare lassemblea elettiva.
Riportiamo di seguito il testo della richiamata lettera.
Al Presidente dellAssociazione FORMA Sicilia
Dott. P. Genco
e per conoscenza
Al Presidente della Regione Siciliana
On. Rosario Crocetta
AllAssessore Regionale allIstruzione e F.P. Nelli Scilabra
AllUfficio di diretta collaborazione con lAssessore
Al Dirigente Generale del Dipartimento Istruzione e F.P.
Dott.ssa A.R Corsello
Alle Segreterie Regionali Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal
Al Presidente dellAssociazione Cenfop Dott. S. Miroddi
Oggetto: Proposta di legge di riforma del settore dellIstruzione e Formazione Professionale
Richiesta di convocazione Assemblea elettiva
Gentile Presidente,
la scrivente Associazione Confap Sicilia, rappresentativa degli Enti di formazione professionale che si ispirano ai principi di dottrina sociale della Chiesa, aderente allAssociazione Forma Sicilia, a seguito della sottoscrizione di verbali e alla diffusione di dichiarazioni da parte di Forma Sicilia, inerenti le tematiche in oggetto, comunica di non condividere in alcun modo i contenuti espressi, anche perché non supportati da alcun precedente incontro o comunicazione finalizzata alla condivisione di una linea comune.
In ragione della necessità di offrire al Governo regionale e al Parlamento Siciliano tutto il supporto possibile in termini di analisi preventiva della proposta norma di Legge, Confap Sicilia invita la Presidenza di Forma Sicilia a voler convocare nel brevissimo termine uno o più incontri finalizzati allo studio della proposta di Legge.
Con la presente, Confap Sicilia reitera ulteriormente la richiesta di convocazione di Assemblea elettiva dellAssociazione Forma Sicilia, onde poter procedere, in applicazione dello Statuto, al rinnovo delle cariche sociali.
Palermo, 15/07/2014 La segreteria Confap Sicilia
Abbiamo rintracciato il presidente di Forma Sicilia, Paolo Genco, per una replica, che riportiamo.
A chiarimento della lettera di Confap – afferma Genco – preciso che in tutte le convocazioni trasmesse da Forma Sicilia, a partire anche dallavviso congiunto riguardante la dichiarazione dello stato di crisi del settore, ho rilevato lassenza alle riunioni del rappresentante dellassociazione degli enti cattolici. Debbo ad onor del vero ricordare – precisa il presidente di Forma Sicilia – che la partecipazione di Confap alle riunioni indette da Forma Sicilia era garantita fino a quando ai vertici cera don Luigi Sansone, con il quale venivano condivisi preventivamente tutti i percorsi ed assunte le decisioni in comune.
Con riguardo alla richiesta di convocazione dellassemblea degli iscritti, citata nella nota – riferisce il presidente di Forma Sicilia – confermo che sarà indetta alla scadenza del mandato.
Sulla proposta di legge di riforma, rispondo a Confap – sottolinea Genco – che le linee di proposta illustrate nella mia intervista naturalmente per linee generali, visto che il progetto di legge è molto più complesso, portano alla tutela sia dei lavoratori che degli enti formativi. E tale proposta è stata esternata – aggiunge – considerato il silenzio di tutti gli associati.
Inoltre – stigmatizza Genco – considerato che Confap fa parte di Forma, si è portati a pensare che i percorsi siano comuni a tutti gli associati, ed invece debbo rilevare che spesso si va a braccetto con altre realtà associative di enti formativi.
Inoltre voglio rispondere a Confap – puntualizza il legale rappresentante di Forma Sicilia – che allo stato di crisi attuale si è arrivati grazie alla cieca gestione delle due precedenti presidenza a timbro femminile che hanno condiviso i percorsi con la precedente Amministrazione regionale portando allo sfascio attuale del settore, peraltro, visibile a tutti.
Alle dichiarazioni del presidente di Asef, Benedetto Scuderi che sostiene di non condividere le linee generali tracciate nellintervista rilasciata da me a LinkSicilia – rilancia Genco – rispondo dicendogli che siamo stati corretti finora ed abbiamo gestito garantendo il personale in trasparenza e con i conti a posto, mettendo sempre al primo punto il lavoro ed i lavoratori anche in situazioni di mobilità ed esuberi dettati dalle contingenti scelte di governo. Abbiamo anche garantito la qualità alla formazione professionale in Sicilia – aggiunge Genco – in quanto laggiornamento interno del proprio personale dipendente gli enti storici lo fanno, riqualificando il personale anche con formazione ad hoc presso strutture di alto livello e a proprie spese.
I presidente di Forma Sicilia si lascia andare ad una serie di interrogativi di carattere generale sulla vicenda della riforma.
E poi a quale riforma pensano le altre associazioni degli enti formativi per garantire il personale? – si chiede Genco -. Debbo pensare allora che gli enti non vogliono lasciare il personale? Qual è la reale motivazione che spinge a pensare che gli enti vogliano trattenere il personale non condividendo il passaggio invece ad un organismo intermedio che svolge una funzione simile al Provveditorato agli Studi che annualmente assegna il personale ove vi sia necessità? Quali sono i vincoli che spingono gli enti a trattenere il proprio personale?.
Nessuna delle associazioni finora si è fatta avanti – precisa Genco – per promuovere un tavolo comune tra gli enti formativi al fine di stilare una proposta unitaria di riforma del settore da sottoporre al Governo regionale. Pertanto, Forma Sicilia – conclude il presidente – lancia lappello affinché esca da tutti gli enti formativi una proposta condivisa da sottoporre allesecutivo regionale ed ai gruppi parlamentari allArs. Sono pronto ad un tavolo comune da subito!.
Foto di prima pagina tratta da forzaviola.blogspot.com
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