LE ASSOCIAZIONI DEGLI ENTI FORMATIVI ESCLUSI SENZA MOTIVO DALLA TRATTATIVA REAGISCONO CON UNA LETTERA INDIRIZZATA AI RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO
Prende forma lo scontro annunciato nei giorni scorsi da una parte degli enti formativi siciliani ed il Governo regionale guidato dal presidente Rosario Crocetta.
Dopo lesclusione dal tavolo istituzionale sulla definizione dei contenuti relativi allavvio della terza annualità dellAvviso 20/2011, finanziato con il Piano giovani, le associazioni datoriale Anfop, Asef e Assofor hanno preso carta e penna, diffidando lassessore regionale alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo. La lettera è stata inviata, per conoscenza, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni di enti formativi.
Riportiamo il testo della lettera firmata da Benedetto Scuderi, in rappresentanza di Asef, di Gabriele Albergoni, presidente di Anfop e Antonio Oliveri, legale rappresentante di Assofor.
Le scriventi Associazioni Datoriali Anfop, Asef e Assofor, rappresentative della maggior parte degli Enti di Formazione professionale operanti in Sicilia, parti attive e legittimate in base agli atti sottoscritti con il Governo Regionale, avendo preso atto delle mancate convocazioni, a partire dall’incontro del 30 maggio scorso e – in ultimo – da quello tenuto in data 12 giugno 2014 presso i locali dellassessorato, ed essendo venute a conoscenza delle ipotesi paventate, anche tramite i media, dal Governo regionale per lavvio della terza annualità delle attività formative di cui all’Avviso 20/2011, non condividendo né le modalità e le procedure attuative, né i contenuti delle stesse, ritenuti non conformi anche ai dettami europei e gravemente pregiudizievoli e lesivi degli enti rappresentati, diffidano gli enti in indirizzo dalladottare provvedimenti lesivi dei diritti e interessi della collettività e dei soggetti da esse rappresentati, avvertendo che, in assenza di una ripresa del dialogo con tutte le parti costituenti il tavolo trilaterale di cui allaccordo del 6 giugno 2013, saranno costrette a tutelare i propri legittimi interessi nei modi di legge.
Manca nella della Formazione professionale una vera governance ed il settore sprofonda sempre più nel precipizio. Storia, ahinoi, di un fallimento annunciato e conclamato dai fatti che inchiodano il Governo Crocetta alle responsabilità su tutte le filiere del sistema formativo regionale.
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