Formazione/ Lo Sciuto (PdS/Mpa): “Aiuti alle imprese che assumono personale del settore formativo”

L’EMERGENZA NEL SETTORE SUPERA I CONFINI SICILIANI PER ASSUMERE DIMENSIONI NAZIONALI. LO SCANDALOSO STATO DI POVERTA’ IN CUI VERSANO LE FAMIGLIE DEI LAVORATORI DEL SETTORE OBBLIGA LA POLITICA A FARSI AVANTI. LE PROPOSTE di LO SCIUTO E LE CRTICHE DI GELSOMINO AL DDL MUSUMECI

L’emergenza politico-sociale nel settore della formazione professionale in Sicilia non lascia spazio ad ulteriori ritardi o tentennamenti in stile prettamente clientelare. I contorni nazionali della scandalosa gestione del settore formativo, da parte del governo Crocetta, assunti con l’annuncio della Class action da parte del Codacons non lasciano più’ alibi a coloro che hanno condannato alla fame migliaia di famiglie per usare le parole di Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons.
Inoltre, dopo l’avvio dell’azione collettiva di classe da parte del Movimento di difesa del cittadino la politica siciliana non puo’ più’ nascondersi dietro un dito. Servono scelte immediate e convinte per arginare lo sfascio del sistema che ha danneggiato la qualita’ dell’offerta formativa, precluso l’accesso all’acquisizione delle qualifiche e delle competenze, inselvaggendo le relazioni tra istituzioni, enti formativi e lavoratori.
Sul versante occupazionale la pochezza di idee ed i percorsi amministrativi azzardati e spesso illegittimi hanno pregiudicato il sistema delle tutele e delle garanzie retributive. Preso atto che il Governo Crocetta pare essere scivolato verso l’oblio, torna il fermento nel mondo politico e l’interesse verso il settore della Formazione professionale, negli ultimi anni orfano del dibattito parlamentare. Iniziative e proposte più’ o meno interessanti, che hanno il pregio quanto meno di riporre al centro dell’agenda parlamentare anche la Formazione professionale. Particolarmente attivo su questo versante Giovanni Lo Sciuto, parlamentare del Partito dei Siciliani (Mpa) all’Assemblea regionale siciliana e componente della Commissione Cultura e Lavoro.
Diverse le proposte avanzate dal parlamentare autonomista. La previsione di aiuti alle imprese siciliane, in termini di fiscalita’ di vantaggio, in caso di assunzione di personale proveniente dal settore della Formazione professionale. Aiuti agganciati ai fondi comunitari previsti per la realizzazione di incisive politiche attive del lavoro finalizzate a contrastare la disoccupazione, sopratutto giovanile. E per farlo Lo sciuto indica l’accensione di un apposito Capitolo del bilancio regionale vincolato a tale tipologia di finalita’ di spesa.

“Auspico che il Governo regionale si confronti con la Commissione Lavoro sul disegno di legge di riforma della Formazione professionale – ha precisato Lo Sciuto – per costruire un percorso politico condiviso e senza delegittimazione del parlamento siciliano. I lavoratori del settore ed i siciliani – ha aggiunto – si aspettano che l’Ars vari una legge che garantisca il lavoro, le professionalita’ acquisite e sia funzionale ad una prospettiva di sviluppo della Sicilia incentrata sul rilancio concreto del turismo e dell’agricoltura”. Il parlamentare autonomista lancia anche l’idea di istituire un reddito minimo garantito in favore delle famiglie siciliane il cui reddito non supera il minimo vitale riconoscendo un assegno mensile di 400 euro ai quali aggiungere 50 euro per ogni figlio a carico.
Intanto, registriamo le prime critiche al disegno di legge sulla formazione professionale, depositato al parlamento siciliano dal deputato regionale della propria lista e gia’ candidato alla presidenza della Regione, Nello Musumeci. Ad usare toni aspri Danilo Gelsomino, esponente regionale del sindacato Snals Confsal che sulla pagina di Facebook non risparmia frecciate al parlamentare catanese ed ottenendo riscontri tra i lavoratori internauti.
“La proposta di legge della lista Musumeci sulla formazione professionale è ridicola – ha affermato Gelsomino – una proposta elaborata distrattamente da chi non conosce la formazione professionale, ovvero vuole distruggerla definitivamente”.
Siamo solo all’inizio, il dibattito sulla riforma della Formazione professionale e’ destinato a lasciare strascichi e qualcuno potrebbe perderci la faccia.


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