Formazione, la Sicilia perde altri 41 milioni dell’Avviso 18

Addio ai corsi di formazione professionale per operatori socio sanitari. Così ha deciso il Governo della Regione siciliana che ha azzerato l’Avviso 18. Altri 41 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) destinati alla Sicilia che, invece, verranno utilizzati altrove.

Dove? Intanto i soldi sono stati spediti al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR). Sarà il Governo nazionale a gestire queste risorse. Un paradosso, se si pensa che, ormai da qualche anno, presenta un deficit di servizi socio sanitari.

Stando a indiscrezioni, il bando da 41 milioni di euro stava per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. A un certo punto, dal Governo sarebbe arrivato l’ordine di bloccare tutto. Così al dirigente generale ad interim del dipartimento regionale della Formazione professionale, Anna Rosa Corsello, non ha fatto altro che ‘obbedire’ agli ordini ‘superiori’ e bloccare tutto.

Non è la prima volta che le risorse dell’Fse (relativi alla Programmazione 2007-2013) destinati alla Sicilia finiscono al MIUR. E’ già successo durante la stagione in cui alla Regione governava Raffaele Lombardo, con Mario Centorrino assessore regionale al ramo e Ludovico Albert dirigente generale. Quegli anni bui sembravano dimenticati. Invece, almeno per questo aspetto, assistiamo a un ritorno di metodi e indirizzi della vecchia gestione del LAC, sigla che sta per Lombardo-Albert-Centorrino.

Il ‘regalo’ di 41 milioni di euro a Roma, da parte del Governo regionale retto da Rosario Crocetta desta stupore. Da un esecutivo che, su questo fronte amministrativo, ha lanciato messaggi di novità, un passo del genere sembra politicamente ed economicamente incomprensibile.

E’ una scelta che Crocetta e l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra, hanno adottato in scienza e coscienza? O è un prezzo – l’ennesimo – che il Governo siciliano sta pagando al Pd romano, guarda caso in campagna elettorale?

 


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