Formazione, istituita sottocommissione per verificare la procedura dei pagamenti

Nel clima avvelenato dallo scandalo scoppiato a Messina con gli arresti eccellenti dei vertici degli enti formativi Aram, Ancol e Lumen, registriamo l’istituzione di una apposito gruppo di lavoro in seno alla Commissione legislativa Cultura e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana (Ars).

Si tratta di una sottoscommissione, nata su iniziativa del componente Giovanni Lo Sciuto, esponente del Partito dei Siciliani (PdS/Mpa)per fare chiarezza sulle modalità di erogazione dei finanziamenti comunitari destinati alle tre filiere formative, Interventi (corsi di formazione), Servizi (Sportelli Multifunzionali) e Oif (obbligo formativo).

A farne parte altri quattro parlamentari, si tratta di Mariella Maggio (Pd), Pippo Gianni (Gruppo Misto), Valentina Zafarana (M5s) e Luca Sammartino (Udc). L’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di verificare quali ostacoli hanno impedito la regolare emissione dei mandati di pagamento in favore degli enti formativi con riferimento alla voce “personale”.

L’erogazione degli acconti é necessaria al riconoscimento delle retribuzioni a valere sui fondi comunitari per il personale operante nelle tre filiere del sistema formativo. Si tratta di circa 5 mila lavoratori degli Interventi formativi (corsi di formazione finanziati con l’Avviso 20/2011), di mille e ottocentocinquanta operatori dei Servizi formativi (Sportelli multifunzionali finanziati con gli Avvisi 1 e 2 del 2010) e di circa 2 mila lavoratori dell’obbligo formativo (Oif finanziato con l’Avviso 19/2011).

In un nostro articolo, di qualche giorno, fa avevamo raccontato della farraginosa procedura amministrativa che ha rallentato notevolmente l’emissione dei titoli di spesa relativi al pagamento degli stipendi ai lavoratori del settore formativo per l’attività effettivamente prestata. Questione sulla quale il tavolo trilaterale, Governo regionale, organizzazioni sindacali e associazioni degli Enti formativi, aveva provato a dare soluzione con il preciso impegno del presidente della Regione, Rosario Crocetta, a erogare tutto il pregresso entro il 30 giugno.

Cosa ovviamente non accaduta, a conferma delle promesse mai mantenute dall’esecutivo in oltre 8 mesi di attività di governo nel settore della Formazione professionale.

Attraverso atti ispettivi, verifiche e controlli i cinque parlamentari proveranno a far luce su ritardi nell’azione della burocrazia regionale, non più sopportabili, che hanno spinto alla povertà migliaia di lavoratori del settore. In tanti attendono da un minimo di 6 al un massimo di 20 mensilità arretrate, un lasso di tempo non più sostenibile per qualsiasi famiglia. Un’iniziativa parlamentare che potrebbe costituire un punto di riferimento in un settore piombato nel caos e che abbisogna, invece, di chiarezza e risposte concrete.

Sui problemi della formazione interviene anche il parlamentare regionale del Pdl, Marco Falcone. “Non c’è dubbio – dice Falcone – che la Formazione vada mondata dal marciume, evidenziato dalle inchieste della Magistratura, e riformata per far sì che non possano essere ripetuti gli errori del passato. E’ pure vero, però, che non va fatto di ogni erba un fascio e gli Enti che hanno operato in modo virtuoso vanno messi in condizione di poter continuare a fare formazione”.

“Poi – aggiunge il parlamentare del Pdl – anche per gli Enti indagati, c’è il problema del personale che non ha alcuna colpa e, quindi, non deve essere penalizzato. Il Governo Crocetta dimostri equilibrio e garantisca chi ha operato bene e soprattutto il personale degli Enti inquisiti che hanno il diritto di lavorare e mantenere le loro famiglie”.

 


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