QUESTO E’ UN FATTO CONCRETO. SONO INVECE SOLO PAROLE -ALMENO IN QUESTA FASE – LE PROMESSE DEL PRESIDENTE CROCETTA SULL’AGENZIA UNICA
A parte lo sciopero di ieri da parte degli operatori dell’Oif, dei minori e delle loro famiglie, nel mondo della Formazione professionale si registrano altre due notizie: il primo è un annuncio, il secondo è un fatto concreto. L’annuncio lo danno Governo e parlamentari dell’Ars. Il fatto concreto è il frutto del lavoro del nuovo dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, Gianni Silvia.
L’annuncio i nostri lettori lo conoscono già: il Governo di Rosario Crocetta ha presentato in Assemblea regionale un emendamento che prevede l’Agenzia unica per i lavoratori della Formazione professionale.
Il fatto concreto – che in questo momento è quello che conta, al di là delle promesse e delle chiacchiere – è la materializzazione degli atti giuridici che sbloccano la attività relative alla terza annualità dell’Obbligo scolastico, con una dotazione finanziaria iniziale che sembrerebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro. Notizia che dovrebbe essere comunicata dal dottore Silvia dellincontro in assessorato previsto per la mattinata.
Per carità, ben venga l’Agenzia unica per i dipendenti della Formazione professionale. Ma ricordiamo ai lavoratori che il provvedimento è inserito in un disegno di legge sulla riforma della Formazione professionale che il Parlamento siciliano deve ancora iniziare ad esaminare.
Dopo di che, una volta istituita l’Agenzia, bisognerà riempirla di contenuti ‘concreti’. Perché un’Agenzia per la Formazione professionale che accoglie i lavoratori e poi non li mette nelle condizioni di lavorare e di guadagnare non servirà a nulla.
Detto questo – lo ribadiamo a scanso di equivoci – ben venga l’Agenzia. Anche se abbiamo la sensazione che questa mossa del Governo sia il contentino momentaneo per fare stare ‘buoni’ i dipendenti della Formazione.
Sotto questo profilo, è importante, invece, lo sblocco della terza annualità dell’Obbligo scolastico. Ma è bene che i lavoratori chiedano al Governo – se è il caso con nuovi manifestazioni di piazza – la chiusura delle contabilità pregresse per potere ricevere le retribuzioni arretrate.
Senza questo passaggio – lo diciamo a scanso di equivoci – i lavoratori non vedranno mai gli stipendi arretrati.
Aggiornamento ore 07-30:
per una svista abbiamo scritto Avviso 20 al posto di Obbligo scolastico. Ce ne scusiamo con i lettori.
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