Formazione, i disastri di Ludovico-Cimabue

Dall’Unione lavoratori liberi della formazione professionale
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Un’altra tegola si abbatte sulla gestione di Ludovico Albert, il dirigente generale del dipartimento della Formazione professionale della Regione siciliana. In questo caso a fare acqua da tutti i lati è l’assistenza tecnica, un’attività che costa ai siciliani circa 8 milioni di euro. I dubbi, tanto per cambiare, riguardano la certificazione della spesa, che va avanti in ritardo. Con la prospettiva che i discenti – cioè gli allievi – non percepiscano le indennità nei tempi previsti.

Problemi a mai finire, insomma, per la gestione Albert. Si comincia dall’incapacità di superare i rilievi posti legittimamente dalla Corte dei Conti in merito agli Avvisi Pubblici n.7 e 8, recentemente ricusati. Uno scivolone che sta facendo perdere all’economia isolana, rispettivamente, 40 milioni e 180 milioni di euro. A cui vanno sommati i 6,2 milioni dell’IFTS, i 18 milioni dell’Avviso gente di mare (7/2010) e i 39 milioni di euro per la formazione continua.

A questi disastri si aggiunge anche l’inefficienza nella certificazione della spesa comunitaria da parte dell’Assistenza tecnica, un servizio che, ome già ricordato, costa ai siciliani circa 8 milioni di euro. La vicenda riguarda la certificazione di spesa che l’UMC (Unità di Monitoraggio e Controllo) e l’Assistenza tecnica (tecnici che operano in regime di proroga da un Avviso pubblico o senza contratto) dovrebbero produrre entro il 31 maggio di quest’anno per un importo complessivo di 44 milioni di euro a valere sull’Avviso pubblico n.6, meglio conosciuto come “Antichi mestieri”, unico rimasto in vita e non caduto nella ‘tagliola’ di Ludovico Albert.

Ciò che balza agli occhi degli osservatori è che, ad oggi, è stata certificata la somma irrisoria di 5 milioni circa di euro e che non si potrà mai certificare al 31 di maggio la somma complessiva – prevista dalla normativa comunitaria come certificazione dai fondi strutturali – di 44 milioni di euro, perché la spesa autorizzata a valere sull’Avviso n.6 è pari a circa 33-34 milioni di euro. Ma anche quest’ultima somma (34 milioni euro) non risulta ad oggi certificata dagli enti (che nel frattempo, in stragrande maggioranza, hanno completato le azioni previste dai rispettivi progetti di valorizzazione degli antichi mestieri) proprio perché l’Assistenza tecnica non riesce ad andare avanti, impuntandosi su meri aspetti formali e non sostanziali. L’effetto è che gli enti non possono percepire il secondo acconto, pari al 30% dell’importo ammesso a finanziamento, e quindi non si possono erogare gli assegni agli allievi, contribuendo, in tal modo, ad acuire una crisi stagnate ed irreversibile.

Siamo quindi lontanissimi dai saldi e dalla chiusura delle procedure comunitarie sull’Avviso n.6. Per non parlare poi delle insistenti voci che vorrebbero trasferite al MIUR gran parte delle somme oggetto di ricusazione delle magistratura contabile siciliana.

Caro dottor Ludovico Albert, la Sicilia la ricorderà per essere riuscito ad uccidere un sistema economico con il silenzio ed il compiacimento di una buona parte di Associazioni datoriali, sindacali e politici di turno.

Grazie e Buona Pasqua.

Leggi anche

Formazione, 11 domande al governo
Tutti gli enti dell’Avviso 20: trova l’amico…

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]