Formazione: Forma e Cenfop dichiarano lo stato di crisi del settore

SOTTO ACCUSA I RITARDI DEL GOVERNO E DELL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE SULLA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL SETTORE E SUI PAGAMENTI. AVVISO PUBBLICO SOTTOSCRITTO TRA LE ASSOCAZIONI DATORIALI ED I SINDACATI CGIL, CISL E UIL PER SCONGIURARE I LICENZIAMENTI

Dichiarato lo stato di crisi degli enti formativi aderenti alle associazioni datoriali Forma Sicilia e Cenfop.

In un incontro con le organizzazioni sindacali di settore Cgil, Cisl e Uil, gli enti hanno espresso la volontà di ricorrere conseguentemente agli opportuni strumenti di ammortizzazione sociale e, solo in via residuale, avviare procedure di riduzione del personale dipendente in esubero secondo le previsioni contrattuali e di legge.

Al fine di scongiurare l’ulteriore ricorso a processi di licenziamento, i rappresentanti degli enti formativi hanno evidenziato la mancata attivazione delle misure di salvaguardia dei livelli occupazionali che alla data odierna hanno comportato la fuoriuscita dal bacino occupazionale di oltre duemila addetti, anche disapplicando le previsioni legislative regionali contenute in numerose leggi a partire dall’articolo 2 legge regionale n. 25/93.

Al centro della decisione il grave rischio riguardante i livelli occupazionali degli enti aderenti, in relazione alla mancata emanazione degli indirizzi di programmazione ed al ritardo della promulgazione dei provvedimenti per la seconda annualità del “Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità Giovani”, finanziato a valere del PAC ed i ritardi atavici dell’amministrazione regionale nei pagamenti.

Sotto accusa il Governo del presidente Rosario Crocetta, l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e l’amministrazione regionale guidata dalla dottoressa Anna Rosa Corsello. Governo e burocrazia non hanno indicato alcun percorso a garanzia della continuità lavorativa e retributiva dei lavoratori della fileira degli Interventi formativi.

Non un cenno sulla eventuale riedizione per la terza annualità dell’Avviso 20/2011, o Piano giovani che dir si voglia. Non un cenno sulla eventuale programmazione del Piano regionale dell’offerta formativa da finanziare in applicazione di quanto previsto dalla legge regionale n.24 del 6 marzo 1976. Non un segnale concreto circa l’eventuale scorrimento dei progetti già approvati e non finanziati, atteso che risulterebbero almeno trenta cinque milioni di euro di economie a valere sulla prima annualità del citato Avviso 20.

I citati sindacati, contrari ai licenziamenti, hanno sottoscritto un avviso comune con Forma e Cenfop al fine di verificare e ricercare, anche con i singoli enti gestori aderenti alle citate associazioni datoriali, ogni possibile soluzione ivi compresa la richiesta di attivazione di un tavolo nazionale di crisi.

In merito alla sottoscrizione dell’avviso comune registriamo la dichiarazione di Giovanni Migliore, segretario regionale della Cisl Scuola settore Formazione professionale.

“Ritengo questa azione un atto necessario a garantire la continuità lavorativa e retributiva in attesa dell’’urgente e non più rinviabile riforma legislativa del settore tesa anche ai Servizi per l’impiego”.

Pubblichiamo di seguito il testo integrale dell’avviso comune sugli Interventi formativi

AVVISO COMUNE sulla programmazione degli Interventi Formativi 2014/15

FORMA SICILIA/ CENFOP SICILIA – OO.SS. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola

In data 18 aprile 2014 presso la sede di FORMA Sicilia momentaneamente domiciliata in via della Ferrovia, 54, le Associazioni degli enti gestori di Formazione Professionale FORMA Sicilia e CENFOP Sicilia si sono riunite con le OO.SS., FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola.

Le parti hanno preso atto del grave rischio riguardante i livelli occupazionali degli enti aderenti, in relazione alla mancata emanazione degli indirizzi di programmazione ed al ritardo della promulgazione dei provvedimenti per la seconda annualità del “Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità Giovani”, finanziato a valere del PAC, anche attraverso la riedizione di progetti già valutati positivamente e ritenuti utili ai fini occupazionali, o da altro atto di programmazione del Piano Formativo Regionale come previsto dalla normativa regionale vigente.

Ciò al fine di scongiurare il concreto rischio di un grave e generalizzato dissesto finanziario degli EE.GG., rischio già paventato a causa dei cronici ritardi e disservizi causati dalla gestione amministrativa del Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale inadeguato alla gestione anche delle normali procedure.

Inoltre, FORMA Sicilia e CENFOP Sicilia evidenziano la mancata attivazione delle misure di salvaguardia dei livelli occupazionali che alla data odierna hanno comportato la fuoriuscita dal bacino occupazionale di oltre 2.000 addetti, anche disapplicando le previsioni legislative regionali contenute in numerose leggi a partire dall’art. 2 L.R. n. 25/93.

Gli enti aderenti a FORMA e CENFOP Sicilia, in considerazione di quanto sopra, sono necessitati a dichiarare lo stato di crisi e conseguentemente ricorrere agli opportuni strumenti di ammortizzazione sociale e, solo in via residuale avviare procedure di riduzione del personale dipendente in esubero secondo le previsioni contrattuali e di legge.

Le OO.SS. respingono fermamente l’ipotesi del ricorso alla riduzione di personale, auspicano e si fanno carico di sollecitare anche le Organizzazioni confederali regionali e nazionali perché intervengano sull’Amministrazione Regionale per l’emanazione tempestiva dei provvedimenti di programmazione per l’anno formativo 2014-2015.

Altresì le OO.SS. si rendono disponibili a verificare e ricercare, insieme a FORMA Sicilia e CENFOP Sicilia, nonché ai singoli EE.GG. aderenti, ogni possibile soluzione ivi compresa la richiesta di attivazione di un tavolo nazionale di crisi.

Le Parti sottoscrivono il presente Avviso Comune con l’intenzione di identificare ogni soluzione praticabile per superare questa fase transitoria di crisi ed evitare che essa si aggravi divenendo irreversibile per la tutela dell’occupazione e la salvaguardia dei diritti di ciascuno degli attori interessati.


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