Terza settimana di protesta contro la paventata chiusura della raffineria. Gli operai non mollano la presa e rafforzano i presidi, rallentando il traffico e distribuendo volantini per lo sciopero del 28 luglio. Ma cominciano a emerge la stanchezza e la sfiducia. Intanto lEni continua a promettere investimenti, ma salta tutti i tavoli di confronto. A rischiare di più sono i lavoratori dellindotto