Alza un polverone di polemiche lintervista del sindacalista. La reazione degli enti storici, che rispediscono al mittente le accuse di illegalita diffusa
Forma Sicilia replica alla Uil di Claudio Barone: “No alla discriminazione in base al pregiudizio”
ALZA UN POLVERONE DI POLEMICHE LINTERVISTA DEL SINDACALISTA. LA REAZIONE DEGLI ENTI STORICI, CHE RISPEDISCONO AL MITTENTE LE ACCUSE DI ILLEGALITA DIFFUSA
In risposta allintervista di Claudio Barone, pubblicata dal vostro giornale, Forma Sicilia, nella qualità di associazione degli enti formativi storici più rappresentativa a livello regionale e nazionale fa presente, per sgomberare ogni possibile dubbio o strumentalizzazione, che gli enti associati non hanno mai chiesto laffidamento dellorientamento in Sicilia, ma sono stati convocati al tavolo dellassessore al Lavoro, Giuseppe Bruno, alla presenza della dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo, per dare un contributo alla soluzione del problema dei mille e 754 operatori degli sportelli multinazionali. Ed è in quella sede che gli enti hanno prospettato la loro proposta richiamano larticolo 12 della legge regionale n.24 del 26 novembre 2000 che prevede la stipula di convenzioni con gli enti formativi strumentali della Regione e quindi accreditati per avviare misure di politica attiva del lavoro.
Questa la replica di Forma Sicilia alle parole che il segretario generale della Uil siciliana, Claudio Barone, ha pronunciato in un’intervista al nostro giornale.
A chiarimento richiamiamo il testo del citato articolo 12, ad oggi in vigore.
Nelle more della riforma dei servizi per l’impiego e della formazione professionale, l’Agenzia regionale per l’impiego e la formazione professionale è autorizzata a stipulare convenzioni con gli enti ed organismi previsti dall’articolo 4 della legge regionale 6 marzo 1976, n. 24 e successive modifiche ed integrazioni, nell’ambito dei piani finanziati, per l’attivazione di misure di politica attiva del lavoro.
Quindi, invocando la legge regionale in vigore, gli enti chiedono di non essere discriminati sulla base di un pregiudizio.
Per quanto riguarda linaffidabilità e il malaffare che vi è in alcuni enti, Forma Sicilia rimanda al mittente queste parole così forti ricordando che gli enti, tranne il caso dei ‘Corsi doro’ di Messina che non riguarda minimamente gli associati, sono amministrate da persone oneste e perbene. Pertanto rispediscono al mittente la parole esternate da Barone.
Forma Sicilia, inoltre, ricorda a Barone, che sembra averlo dimenticato, che la formazione, negli ultimi trentanni, è stata gestita per gran parte dagli enti formativi di estrazione sindacale. Con particolare riferimento a Cgil, Cisl e Uil: la stessa Uil di Barone: piccolo particolare che il segretario di questa organizzazione sindacale sembra avere dimenticato…