Un centinaio di operai dal primo pomeriggio stanno manifestando nei pressi dello svincolo autostradale rallentando il traffico sulla statale 643, la strada che viene utilizzata per collegare Palermo e Catania dopo il cedimento del viadotto Himera sulla A19. Sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della polizia stradale di Buonfornello
Forestali, prosegue la protesta Blocchi a Scillato e sit-in all’Ars
Un centinaio di operai della Forestale dal primo pomeriggio stanno manifestando nei pressi dello svincolo autostradale di Scillato rallentando il traffico sulla statale 643, la strada che viene utilizzata per collegare Palermo e Catania dopo il cedimento del viadotto Himera sulla A19. Sono intervenuti i carabinieri e gli agenti della polizia stradale di Buonfornello. La protesta prosegue da lunedì, da quando è stato chiaro che non c’era più un euro in cassa per i forestali. A quel punto è scattato il sit-in dei lavoratori che ieri hanno assediato palazzo d’Orleans, sede della Presidenza. La Regione, infatti, ha finito i soldi per i 24 mila forestali siciliani.
Da qui i blocchi stradali che hanno mandato in tilt la circolazione sulle principali arterie dell’Isola. A Palermo lo stop riguarda 7.500 lavoratori, tra anti incendio e settore manutenzioni. La sospensione per mancanza di fondi è stata comunicata lunedì a Flai Fai e Uila dai dirigenti dell’Azienda foreste e le parti sociali sono passate all’azione. Dopo il sit-in di ieri a piazza Indipendenza, oggi è stata la volta di Palazzo dei Normanni, la sede del Parlamento siciliano, dove oggi è stata bocciata la legge “salva Forestali” del Governo regionale. La manovra della Giunta Crocetta per finanziare gli stipendi dei forestali non ha superato l’esame della commissione Bilancio all’Ars. Una cattiva notizia per i lavoratori che, ormai sulle barricate, difficilmente fermeranno la protesta senza segnali rassicuranti per il loro futuro.
AGGIORNAMENTO
Un nuovo emendamento è all’esame della commissione Bilancio dell’Ars. Prevede uno stanziamento maggiore rispetto agli 11,5 milioni e sostituisce la prima bozza presentata. L’obiettivo è votarlo in Aula già stasera. «Una volta approvato, sarà in grado di far riprendere il percorso lavorativo di forestali e antincendio» dice Mariella Maggio, parlamentare regionale del Pd e vicepresidente della commissione Lavoro di Palazzo dei Normanni. Il testo inserisce nuovi fondi di finanziamento per anticipare parte del pagamento delle giornate ai forestali, in tutto 23 milioni di euro ricavati dal fondo di riserva della Regione e non più uno stanziamento di 12 milioni. Nell’attesa degli 88 milioni della delibera Cipe.
«Comprendiamo bene che c’è un bacino di persone in attesa di risposte, ma è meglio utilizzare qualche ora in più per scrivere una norma che possa permettere di avere un lasso di tempo più ampio, in attesa della delibera del Cipe».
Una mossa che sembra aver riacceso la speranza tra i lavoratori. «Speriamo che entro stasera si voti la modifica all’emendamento e si vada al voto in aula. I forestali continuano a stazionare in piazza per sollecitare il governo e l’Ars a fare in fretta» dice il segretario della Flai Cgil di Palermo, Tonino Russo. Perché ogni giorno che passa i lavoratori perdono giornate di lavoro. Le segreterie provinciali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil stamattina sono state ricevute dal vice prefetto vicario di Palermo, a cui hanno sottolineato «la drammatica situazione» in cui si trovano i forestali della provincia di Palermo, e il «conseguente tragico risvolto socio-economico per il territorio dovuto all’assenza di reddito di interi nuclei familiari».