Forestali, Governo penalizza il settore tagliando a gogò. A rischio l’attività antincendio

IL BILANCIO REGIONALE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI. SI PARLA DI UN TAGLIO DI 50 MILIONI DI EURO

A rischio il futuro della forestazione in Sicilia. Il Governo regionale, che pare disposto a sacrificare tutto e tutti pur di recuperare, come nel caso del settore forestale, qualche euro per coprire la voragine nel bilancio regionale, avrebbe confezionato un regalo coi fiocchi per i lavoratori del settore, che si ritroverebbero a pagare un prezzo salatissimo.
Cosa? Blocco del turn over, riunificazione dei dipartimenti Corpo forestale e Azienda foreste demaniali, riduzione dell’indennità chilometrica, sono alcuni dei tagli per il settore che sarebbero contenuti nel disegno di legge approvato dalla Giunta regionale. Il testo di iniziativa governativa, che dovrà approdare in Assemblea regionale siciliana, prevederebbe anche il transito dei cinquantenni dall’antincendio boschivo (Aib) all’Azienda foreste demaniali senza che vengano rimpiazzati dai riservisti settantottisti. Nel complesso, si tratterebbe di un taglio di circa 50 milioni di euro. Cosa, questa, che manderebbe in tilt il settore.
A rischiare non sono soltanto i lavoratori, ma anche il cittadino, andando a farsi friggere la tutela e salvaguardia del territorio che non è solamente quello boschivo. Le squadre Antincendio boschivo (Aib) operano non soltanto a garanzia del Demanio forestale, ma anche a supporto degli interventi di incendio di interfaccia, d’intesa con i Vigili del Fuoco (scarpate di strada, fondi agricoli, terreni privati, comunali, provinciali).
Risparmiare il 20 per cento sulle indennità percepita dagli addetti spegnimento incendio (Aspi), spostandoli presso l’Azienda foreste demaniali e bloccandone il rimpiazzo con i settantottisti, appare pretestuoso, inutile e finalizzato solamente a danneggiare lavoratori che rischiano la vita nell’esercizio della delicata attività e che potrebbero ritrovarsi con squadre antincendio composte da poche unità o con turni scoperti.
La conseguenza sarebbe proprio quella di non potere garantire la copertura del servizio nelle 24 ore . Adesso il Governo Crocetta potrebbe ritrovarsi anche senza l’appoggio dei sindacati vicini. Cgil, Cisl e Uil hanno sospeso il tavolo tecnico per il riordino del settore forestale e l’Ugl ha già avviato iniziative di protesta sul territorio.

 


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