Continuano i blocchi e i presidi per protestare contro le mancate soluzioni offerte dalla politica a un problema che costa un milione e 800mila euro al giorno. Da Tunisi, il governatore Rosario Crocetta ha invitato i manifestanti a fermarsi perché «la soluzione è vicina». Ma le opposizioni attaccano: «Garantita solo una settimana di lavoro»
Forestali assediano Palazzo d’Orleans Proteste anche nelle altre città siciliane
Un milione e 800 mila euro al giorno a fronte di 24mila unità complessive. È il costo dei forestali in Sicilia, tra personale (420mila euro al giorno) e servizio antincendio (380mila). Un problema che nessuno vuole risolvere e che oggi, forse, nessuno può risolvere, mettendo sotto scacco la politica siciliana.
Proseguono blocchi, presidi e occupazioni in tutte le città dell’Isola, nonostante ieri Mariella Lo Bello, vicepresidente di una Giunta azzerata da Rosario Crocetta, abbia annunciato all’Ars un emedamento-tampone da quasi 12 milioni. Il provvedimento stamane è andato all’esame della commissione Bilancio per approdare – purché munito delle richieste relazioni tecniche e coperture finanziarie – nel pomeriggio in Aula. Dal governatore è giunto anche un appello a fermare la mobilitazione poiché «la soluzione è vicina».
A Palermo centinaia si sono piazzati davanti alla Presidenza della Regione, a poche decine di metri da Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea, in un assedio che continuerà tutto il giorno ai palazzi della politica. A Siracusa, invece, sono circa duecento i lavoratori – con contratti da 78, 101 e 150 giorni – che hanno paralizzato il traffico in viale Teocrito, davanti al Santuario della Madonna delle Lacrime, nel cuore della città, costringendo la polizia municipale a creare dei percorsi alternativi per la circolazione dei mezzi. Analoghe scene a Enna, Catania, Messina e negli altri capoluoghi.
In mattinata, intanto, si è svolta la conferenza stampa all’Ars del gruppo di Forza Italia con Marco Falcone, capogruppo, Edy Bandiera, Alfio Papale, Vincenzo Figuccia, Giuseppe Milazzo, Riccardo Savona e Gino Ioppolo (Lista Musumeci): «Qualcuno ieri ha detto – ha dichiarato Falcone – che Crocetta è un novello Nerone, io aggiungo che è un incrocio tra Nerone e Schettino». Il capogruppo ha poi proseguito: «Con undici milioni di euro garantiremo solo sei giornate di lavoro. Non ci sono aggiornamenti dal Cipe per liberare le risorse, tecnicamente non sarà possibile prima del 20 novembre. A conti fatti – ha continuato Falcone – questa è la situazione. Si parla di atti non produttivi di effetto per utilizzare gli 88 milioni di euro». In tal senso, Forza Italia è pronta a presentare in aula emendamento: «Dodici milioni per rimodulare le risorse evitando di penalizzare culture e borse di studio degli specializzandi e alla marineria – ha spiegato il deputato regionale -. Anche se non si può curare un tumore con un’aspirina. Occorrono soluzioni». Pesante anche il giudizio del deputato catanese Gino Ioppolo: «C’è una crisi gestita dalla Tunisia da un presidente che affida al Pd, lo stesso che ha la responsabilità del degrado, la soluzione dei problemi. Siamo in mano ai dilettanti allo sbaraglio».