Forestali, ai viali parafuoco si inizierà a pensare da giugno La Regione decide di aumentare numero elicotteri in affitto

Da una parte tempi di programmazione più consoni alle esigenze del territorio, dall’altra l’incertezza sui fondi preventivati in Finanziaria. Il cui destino, però, è per circa il 20 per cento legato a ciò che ne sarà della trattativa fra la Regione e il governo nazionale sulla gestione dei 250 milioni euro di disavanzo rimasti fuori dalla rateizzazione trentennale. La nuova stagione dei forestali riparte da qui. Da qualche giorno gli operai stagionali hanno iniziato a ricevere le chiamate per le assunzioni. 

Al momento le convocazioni riguardano i 151isti, ovvero i lavoratori garantiti per circa cinque mesi di servizio. Più o meno 3500 unità, larga parte dei quali dovrebbe essere chiamata prima delle festività pasquali. A loro il compito di avviare la pulizia delle aree demaniali, oltre che intervenire in specifici progetti come nel caso di alcune aree archeologiche. Per il resto del comparto – 101isti e 78isti – l’inizio dell’impiego dovrebbe slittare. Anche perché l’avvio della realizzazione dei viali parafuoco sarebbe stata spostata a giugno. «La linea è stata concordata con il dipartimento regionale e segue una logica di pianificazione che tenga conto delle condizioni meteo sempre più imprevedibili», commenta a MeridioNews Alfio Mannino, segretario regionale di Flai Cgil. L’intento – guardando a quanto accaduto l’anno scorso, quando l’emergenza incendi arrivò in ritardo rispetto al passato – sarebbe quello di non rischiare di tagliare l’erba troppo in anticipo. «Per poi sarebbe già alta con il caldo vero, facilitando i roghi», specifica Mannino.

Sul tema viali parafuoco interviene anche Maurizio Grosso, segretario del sindacato indipendente Sifus. «Restiamo insoddisfatti del piano previsto dalla Regione – commenta Grosso a MeridioNews -. Perché se è vero che rispetto agli anni di Crocetta c’è una copertura più ampia, ancora oggi ci risulta che si ritiene di fare circa la metà dei viali parafuoco che invece dovrebbero essere realizzati». Grosso, ieri, ha preso parte a un sit-in per accendere i riflettori sulla situazioni assunzioni in provincia di Catania, dove i 151isti per ora sono rimasti al palo dopo che un ricorso ha bloccato l’appalto per il servizio delle visite mediche. «La situazione dovrebbe sbloccarsi poco dopo Pasqua, per poi procedere con l’avvio dei lavoratori a inizio maggio», specifica Grosso. A dover attendere eventuali sviluppi da Roma, invece, sono i 78isti. «Tranne alcuni specializzati, loro per adesso rimarranno fermi nella speranza che la Regione sblocchi a proprio favore la partita con il governo nazionale», conferma il segretario di Sifus.

In tema antincendio, intanto, martedì si chiuderanno i termini per partecipare alla gara per il servizio elicotteristico della Regione. Rispetto all’anno scorso, è stato deciso di ampliare il parco mezzi passando da sei a otto elicotteri, dei quali cinque dovrebbero essere in servizio da metà maggio a metà ottobre e i restanti tre da metà giugno a metà novembre. Ciò ha comportato la lievitazione della base d’asta a oltre tre milioni di euro, con un aumento di circa il 50 per cento rispetto all’anno passato. Altre due modifiche nel capitolato di quest’anno riguardano innanzitutto la possibilità di aggiudicare il bando sin da subito, anche in caso di una sola offerta. Nel 2018 in prima battuta ciò non era previsto. Si specifica, poi, che l’importo aggiudicato verrà erogato indipendentemente dal numero di ore di volo che verranno effettuate.

«In realtà anche se non era precisato, anche l’anno scorso le cose stavano così. Era implicito – dichiara a MeridioNews la rup Dorotea Di Trapani -. D’altronde a essere pagata è la fornitura di mezzi che sarà a nostra disposizione». Sulla scelta di estendere temporalmente il servizio e aumentare il numero di elicotteri, la responsabile del procedimento, la cui gara verrà gestita dalla Centrale unica di committenza, specifica: «L’anno scorso in totale ne abbiamo avuto dieci, sei dal privato e quattro con le convezioni con le forze dell’ordine. Quest’anno, in attesa di eventuali nuovi convenzioni, si è deciso di ampliare il parco mezzi regionale per garantire interventi più tempestivi». 

Simone Olivelli

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