Il governo Musumeci ha sottoscritto oggi i nuovi termini dei rapporti lavorativi prestati dagli addetti alla manutenzione dei boschi e del personale dell'antincendio. Flai Cgil: «Ricalca in tutto l'atto approvato dall'ex giunta»
Forestali, 85 euro in più nella busta paga degli operai Cordaro parla di sensibilità, ma contratto è di Crocetta
L’assessore Cordaro parla di «sensibilità del governo Musumeci», ma in realtà gli 85 euro in più in busta paga al mese agli operai forestali sono il frutto di un accordo stipulato tra il governo Crocetta poco prima delle elezioni. Una mossa che le allora opposizioni etichetterano come trovata elettorale.
Questo lo sfondo politico del nuovo contratto integrativo regionale, che durerà tre anni, siglato oltre che dall’assessore al Territorio anche dal responsabile dell’Agricoltura Edy Bandiera. A partecipare all’incontro sono stati anche i segretari generali di Flai Cgil e Fai-Cisl, Alfio Mannino e Antonino Marino. «Un risultato importante che nasce dalla sensibilità del governo Musumeci verso un comparto che merita – dichiara Cordaro – attenzione e che sarà presto al centro di una riforma che ha come obiettivo quello di rendere centrale e strategica l’attività del Corpo forestale della Regione nella tutela del territorio e nella valorizzazione del nostro straordinario patrimonio ambientale».
L’assessore ha poi annunciato che nei prossimi giorni il governo si confronterà anche con le altre sigle sindacali sui passi da fare per riformare uno dei settori più discussi dell’amministrazione regionale. Intanto a commentare il nuovo contratto è la Flai Cgil. «Quanto sottoscritto oggi è un fatto importante ma ricalca in tutto l’atto prodotto dal governo Crocetta – conferma Mannino -. L’unica differenza è la decorrenza: al posto di maggio l’avvio del contratto è stato fissato a settembre».
Il confronto tra politica e sindacati arriva in un momento in cui la situazione incendi sembra tutto sommato sotto controllo. Ma anche in questa circostanza il merito non sarebbe direttamente addebitabile al governo. «A fare un favore a tutti sono state le condizioni meteo – continua Mannino -. Anche perché le volte in cui gli incendi sono divampati è emersa un’organizzazione precaria, figlia ancora una volta dei ritardi con cui sono state avviate le operazioni di prevenzione. Dai viali parafuoco alla fornitura dei dispositivi di protezione individuale e – conclude il segretario di Flai Cgil – dei mezzi antincendio».