Forestale muore nel sonno, era stato impegnato nei roghi La famiglia presenta denuncia. «Era tornato stremato»

«Mio padre era allegro e camurriusu. Aveva sempre il sorriso pronto. Con lui non ci si annoiava mai». Giuseppe Bonincontro era un operaio stagionale della Forestale, è morto lunedì nella sua casa di Piazza Armerina, aveva 59 anni. Nei giorni precedenti era stato impegnato a spegnere il grave incendio che è divampato nei boschi della cittadina ennese. La figlia Luana, 30 anni, ha presentato una denuncia alla polizia e sul corpo dell’uomo verrà effettuata l’autopsia. La famiglia vuole infatti fare chiarezza su cosa abbia provocato la morte.

«Non posso pensare di averlo perso così – si sfoga Luana -. Stava bene, non soffriva di nessuna patologia conclamata. Avrebbe compiuto 60 anni a novembre». L’uomo, che prestava servizio nella squadra antincendio Sav 9, stava partecipando attivamente alle operazioni di spegnimento dei vasti roghi che, soprattutto negli ultimi giorni, avevano colpito Piazza Armerina e le zone limitrofi. Stando alle ricostruzioni della figlia, sarebbe morto durante il sonno in circostanze ancora da chiarire

«Domenica mattina, intorno alle 6.30, aveva concluso il turno notturno del sabato – ricostruisce la donna -. Ricordo che era tornato stremato. Ha dormito tutto il giorno. La sera si sentiva debole e aveva mangiato pochissimo. Lunedì mattina, giorno di riposo lavorativo, l’ho trovato che russava ancora. Stessa cosa anche all’ora di pranzo, così ho preferito non disturbarlo. Alle 17.30 circa – prosegue – sono andata a chiamarlo e dato che non rispondeva ho cercato di scuoterlo in tutti i modi, ma mi sono subito accorta che non respirava, aveva schiuma alla bocca e metà corpo destro era diventato nero. Ho cercato di svegliarlo, ma invano. Temevo che non ci fosse nulla da fare ma ho allertato, intorno alle 18, i soccorritori del 118 che sono arrivati da Barrafranca in meno di un quarto d’ora e mi hanno dato conferma del decesso. Nel frattempo, poco prima dell’arrivo dell’ambulanza, mio zio, presente sul posto insieme ad altri parenti che avevo chiamato, ha contattato un amico paramedico del pronto soccorso di Piazza Armerina, non in turno, che è venuto a praticargli un massaggio cardiaco ma non è cambiato niente».

Sulle cause della morte spiega: «Non so come sia morto mio padre, ma parlando con i vari medici che ho consultato mi è stato detto che il ritrovamento del corpo in quelle condizioni è un sintomo dovuto alla mancata ossigenazione del sangue. Negli ultimi tempi, da quando erano scoppiati gli incendi del 4 agosto in cui il padre prestava servizio, aveva sempre sonno e si sentiva debole e aveva respirato tantissimo fumo». Saranno gli investigatori a dover fare luce sul caso, mentre il corpo resta a disposizione degli inquirenti in attesa dell’autopsia.

«Siamo cresciuti insieme e abbiamo sempre vissuto nella stessa strada», si commuove Gaetano Farina mentre ripensa all’amico d’infanzia. «Aveva un cuore talmente grande che si prendeva cura anche di tutti i gatti randagi del quartiere. Era difficile non volergli bene. Ancora non riesco a credere che non lo rivedrò più». A stringersi al dolore di familiari e amici anche i colleghi e i comandanti del corpo forestale locale e regionale. Numerosi anche i messaggi di cordoglio arrivati attraverso i social, dove è partita pure una raccolta fondi a sostegno della famiglia.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]