Le risorse dei fondi strutturali destinati alla Sicilia sono quelle più a rischio disimpegno del ciclo di programmazione 2014-2020 della Politica di Coesione. È quanto emerge dall’analisi dei dati disponibili sul portale della coesione della Commissione europea. Per la Sicilia, infatti, mancano all’appello – tra Fesr e Fse – oltre 1,6 miliardi di euro. Per non perdere risorse europee, il nostro Paese dovrebbe assorbire i fondi ancora non spesi né rendicontati entro il 31 dicembre del 2023. Ma, a giugno, la Sicilia aveva speso e rendicontato solo il 61,7 per cento del Fondo di sviluppo regionale (Fesr) – circa 2,6 miliardi su 4,2 – e il 65,4 per cento del Fondo sociale europeo (Fse), che ammonta in totale a circa 820 milioni di euro. La Regione ha registrato progressi molto lenti, aumentando la spesa di appena qualche punto percentuale negli ultimi due anni e, per questo, potrebbe vedersi costretta a disimpegnare le risorse che non verranno allocate in tempo.
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