Una manifestazione pacifica davanti all’assenza di risposte. È il flash mob che si è svolto questa mattina davanti alla sede dell’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Catania, in via Dusmet, per richiamare l’attenzione sull’urgenza di aprire un dormitorio a bassa soglia per le persone senza dimora. La manifestazione è stata promossa dalla Rete In […]
Flash mob della Rete In Strada davanti ai Servizi sociali etnei. Per «un’accoglienza davvero accessibile ai senzatetto»
Una manifestazione pacifica davanti all’assenza di risposte. È il flash mob che si è svolto questa mattina davanti alla sede dell’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Catania, in via Dusmet, per richiamare l’attenzione sull’urgenza di aprire un dormitorio a bassa soglia per le persone senza dimora. La manifestazione è stata promossa dalla Rete In Strada, un coordinamento di associazioni del terzo settore, sindacati e cittadini che, da tempo, chiede alle istituzioni l’attivazione di questa misura per rispondere alla crescente emergenza abitativa. Chiari gli obiettivi: «Un’accoglienza accessibile e inclusiva – spiegano – priva di barriere burocratiche o requisiti restrittivi, capace di accogliere chi vive per strada senza ulteriori ostacoli». Convocati dall’assessore ai Servizi Sociali Bruno Brucchieri, nella sede dell’assessorato si è svolto un incontro sui temi fondamentali della manifestazione.
Alla riunione hanno partecipato Giusy Milazzo, segretaria del Sunia; Luciano Nigro di Lhive; Renato Camarda della Rete Restiamo Umani; Francesca Di Giorgio del Centro Astalli Catania. I quali hanno rappresentato all’assessore, innanzitutto, la necessità di apertura di un dormitorio. E, su questo, sembra essere arrivata una conferma: «La struttura è stata individuata e già assegnata – raccontano dalla Rete – con il contratto in fase di firma. Tuttavia, non è stato ancora definito se si tratterà di un dormitorio a bassa soglia». Ossia con requisiti non troppo stringenti per ottenere un posto letto, da concordare con chi opera sul campo e conoscere le reali emergenze e condizioni.
Un confronto da affrontare periodicamente: il secondo punto dell’incontro, infatti, è stato proprio sulla necessità di appuntamenti periodici costanti tra istituzioni e realtà che operano nel sociale. E far incontrare i bisogni – portati da chi ogni giorno li raccoglie – con gli strumenti utili a dare risposte. Terzo punto all’ordine del giorno, le risorse e il loro futuro impiego: con un necessario ragionamento su come migliorare gli attuali servizi esistenti, integrarne di nuovi e utilizzare le risorse disponibili in maniera più efficace. Proposte che, su richiesta dell’assessorato, la Rete formalizzerà in un documento scritto.