Mammiferi, rettili e volatili sono stati trovati dai volontari dell'Enpa rinchiusi in gabbie impilate, senza rispettare le esigenze delle diverse specie. La titolare è stata denunciata per maltrattamento, abbandono e detenzione illecita. Guarda le foto
Fiumefreddo, sequestrati 163 animali in un negozio Animali maltrattati, cani e gatti randagi venduti a dieci euro
Mammiferi, rettili e volatili, tutti rinchiusi in gabbie impilate negli stessi locali, spesso in spazi non adatti alle loro esigenze. Lo scorso sabato in un negozio di Fiumefreddo di Sicilia sono stati sequestrati 163 animali dalle guardie zoofile dell’Ente nazionale protezione animali di Catania. I volontari sono intervenuti dopo alcune segnalazioni relative all’attività commerciale, dove venivano anche venduti cuccioli di cani e gatti randagi a dieci euro ciascuno.
Controllando i locali, gli attivisti dell’Enpa hanno scoperto le condizioni in cui gli animali venivano tenuti, come per esempio «due serpenti albini della specie elapha obsoleta lindheimeri detenuti in contenitori di plastica dove di norma vengono messi i pesciolini». Le tartarughe scripta scripta erano a contatto diretto con la vetrina fredda. E poi gatti malati tenuti assieme a topi, ratti, conigli e cincillà. In una stanza adibita a deposito sono state trovate altre pile di gabbie con conigli, furetti, passeri protetti e cardellini-canarini. Verificando i permessi, è emerso che l’esercizio commerciale era sprovvisto di documenti. Elemento non da poco, dato che non si conosce così la provenienza delle specie protette in vendita.
Dopo il sopralluogo dei volontari sono intervenuti anche uomini della polizia municipale e veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale 3. La titolare dell’esercizio è stata denunciata per maltrattamento, abbandono e detenzione illecita di animali destinati alla vendita. Gli animali sequestrati, però, sono stati affidati alla stessa donna che dovrà seguire «severe prescrizioni sulle modalità di detenzione». La decisione è stata resa necessaria perché il centro recupero fauna selvatica non può più ricevere animali sequestrati e il corpo forestale dello Stato, così come l’Asp, non sono attrezzati per queste emergenze. Per risolvere la situazione, la sezione provinciale dell’Enpa sta cercando privati disposti a ricevere in affidamento gli animali.