Mercoledì il coordinamento nazionale della Fiom si riunirà a Roma. «Ci rammarica - dicono i sindacalista il fatto che le altre sigle sindacali non abbiano ritenuto opportuno informare i lavoratori organizzando un momento assembleare, per protestare contro la posizione rigida dell'azienda»
Fincantieri, sciopero dei lavoratori Fiom: «Contrastare l’impostazione aziendale»
Dalle 8 alle 9.30 di questa mattina si è tenuta un’assemblea-sciopero al Cantiere navale di Palermo, organizzata dalla Fiom Cgil di Palermo, sul rinnovo del contratto integrativo aziendale. E un’altra assemblea si svolgerà dalle 14 alle 15.30, per il secondo turno. Oltre a discutere della trattativa sull’integrativo, la Fiom è tornata a sollecitare a Fincantieri un confronto sui carichi di lavoro e sull’accordo del gennaio 2014: prevedeva investimenti alle infrastrutture «che non sono stati realizzati». «Allo stato attuale, rispetto alle proposte avanzate dal sindacato, e della Fiom in particolare, su salario, sistema di regolamentazione degli appalti e turn-over degli organici, l’azienda si e’ mostrata indisponibile ad accogliere le nostre richieste – dichiarano il segretario Fiom Francesco Piastra e le Rsu del Cantiere Navale di Palermo Serafino Biondo, Giuseppe Pirrotta e Francesco Foti -. La trattativa non ha registrato passi avanti. Anzi l’azienda ha mantenuto a livello nazionale un’impostazione rigida, è rimasta ferma nel proposito di eliminare le 104 ore di permessi e di chiedere mezz’ora di lavoro gratis».
Da oggi partono gli scioperi della Fiom per contrastare l’impostazione aziendale. «Fincantieri – dicono i sindacalisti – riveda la sua filosofia. I contratti aziendali devono essere aggiuntivi non peggiorativi. La proposta di Fincantieri di agganciare il salario aziendale alle voci di bilancio rende incerta l’erogazione dei premi. Noi non saremo disponibili a passi indietro. Chiediamo più diritti, più occupazione e un salario dignitoso, rivendicazioni per noi irrinunciabili». La prossima settimana si susseguirà un’altra tornata incontri. E mercoledì il coordinamento nazionale della Fiom si riunirà a Roma. «Ci rammarica il fatto che le altre sigle sindacali non abbiano ritenuto opportuno informare i lavoratori organizzando un momento assembleare, per protestare contro la posizione rigida dell’azienda», concludono i sindacalisti Fiom.